Boom di runner in Bergamasca«Corriamo e risparmiamo»

Sarà l’effetto di emulazione nei confronti del recordman giamaicano Usain Bolt, che a Pechino ha reso la corsa un gioco da ragazzi, sarà che i bergamaschi si son fatti due conti in tasca e nei buoni propositi per il dopo-vacanze hanno eliminato le spese non primarie. Sta di fatto che in molti hanno indossato un paio di scarpette e si sono spinti verso Città Alta. Per correre. «Fino lo scorso anno andavo in palestra – spiega Marco, 33 anni, impiegato – Ora ho il mutuo da pagare e un po’ di spese che mi hanno fatto decidere di tagliare qualche costo. Uno di questi è la palestra». E come Marco, di nuovi sportivi all’aria aperta ce ne sono parecchi. Paola, residente a Longuelo, corre al nuovo parco della Trucca: «Niente spese aggiuntive, niente corsi in palestra che frequentavo una settimana sì e tre no – spiega –. Anche con il freddo alle porte, mi copro bene e parto: bastano un bel paio di scarpe da corsa e l’iPod nelle orecchie con la compilation giusta. Ci sto pure prendendo gusto». Corrono, e sono una tribù tutta nuova: studenti, impiegati, liberi professionisti in pausa pranzo. I «runner» in giro per la città stanno crescendo a dismisura. Sono nei parchi, al Suardi come al nuovissimo della Trucca, uno tra i più gettonati negli ultimi tempi. Sono, come da tradizione, sulle Mura, per arrivare fino alla zona di Sudorno e poi ancora fino al Pascolo dei Tedeschi. C’è anche chi si inerpica fino a San Vigilio o chi sceglie la pista ciclabile di Valverde. E poi ci sono i turisti: si vedono uscire dagli hotel di viale Papa Giovanni in calzoncini corti e t-shirt e indirizzarsi verso Città Alta. Il sogno nel cassetto è quello di partecipare alla maratona per eccellenza: New York, che si corre la prima domenica di novembre. Intanto i corridori squattrinati, però, quelli che la Grande Mela se la guardano solo in tv, si buttano a capofitto nelle corse non competitive della domenica, per le colline bergamasche, in mezzo ai boschi della provincia e nei sentieri fangosi della Bassa. «La sensazione che i runner siano cresciuti nella partecipazione alle gare non competitive della nostra provincia è effettiva – commenta Gregorio Zucchinali, segretario dei Runners Bergamo – e anche la nostra società, che raccoglie agonisti, negli ultimi tempi ha avuto un ottimo incremento». È anche vero che la corsa è uno sport radicato nella nostra provincia: «Bergamo come Fiasp (Federazione italiana amatori sport per tutti, ndr) muove oltre 150 mila persone all’anno – commenta Renzo Danesi, presidente del Comitato provinciale della Fiasp – e in particolare negli ultimi tempi sono aumentati i giovani che corrono con noi. Sono inoltre cresciute le manifestazioni, oltre 200 l’anno, e con 1,5-3,5 euro il runner corre con il "sostegno" dei ristori e con tanto di premio che solitamente è un sacco di prodotti alimentari». Ossia corri e ti tieni in forma nel modo più economico e ti regalano pure la pasta e il formaggio. «È vero, i giovani sono aumentati – commenta anche il presidente provinciale del Csi Vittorio Bosio – e magari c’entra anche il portafoglio. Quello che è da segnalare è che, oltre alla voglia di correre, c’è anche quella di stare insieme e di fare gruppo».E alla fine, maratona di New York o meno, il popolo della corsa cresce e si rafforza. Anche perché, tra bollette, tasse e spese, la vita costa e qualcosa da tagliare si deve pur trovare: «Un maglione in meno, al cinema di rado – commenta Antonio, sulle Mura con il fiatone –, ma se alla palestra rinuncio e perdo la sauna e il bagno turco, non mollo lo sport e la corsa è un’ottima alternativa alla sala pesi». Un adeguato paio di scarpe, con plantari per chi macina parecchi chilometri, una tuta termica e un lettore mp3. Su Internet spopolano le playing-list per correre al meglio, i blog di discussione e le tabelle di allenamento per i principianti. E poi Bergamo ha un vantaggio: su e giù tra la Città Bassa e quella Alta non c’è proprio il rischio di annoiarsi. E di non buttar giù i chili di troppo.(12/10/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA