Boschi in Lombardia, una legge per tutelarli

Approvata all’unanimità la nuova legge regionale per la «Tutela e la valorizzazione delle superfici, del paesaggio e dell’economia forestale». La legge, composta di 25 articoli, ha l’obiettivo di potenziare le attività di manutenzione del bosco, rendere più semplice le regole per intervenire senza peggiorare la qualità degli interventi di manutenzione, coinvolgendo tutti i soggetti della filiera bosco-legno che poi dovranno applicarla sul territorio. I boschi in Lombardia occupano una superficie di circa 600 mila ettari pari a un quarto della superficie territoriale regionale e sono collocati soprattutto in montagna. La proprietà appartiene per il 34% agli enti pubblici e per il resto ai privati. «In Lombardia - ha detto la vice presidente della Regione Lombardia e assessore all’Agricoltura, Viviana Beccalossi - il coefficiente di boscosità, il rapporto cioè tra superficie forestale e territoriale, è molto diverso tra montagna, collina e pianura. La presenza di aree boscate e di arboricoltura da legno raggiunge infatti il 40% in montagna, il 20% in collina e solo il 7% in pianura, dove il 60% è costituito da pioppeti, localizzati soprattutto lungo i fiumi».

Complessivamente queste foreste interessano una superficie di 441 ettari e hanno visto un investimento di 18,5 milioni di euro. «La Regione - ha concluso Viviana Beccalossi - è anche impegnata nell’erogazione di contributi per il pronto intervento forestale, cioè per gli interventi urgenti a seguito di calamità naturali o attacchi parassitari, per il monitoraggio della salute dei boschi e per l’assistenza tecnica, perché solo attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti della filiera bosco-legno, ai quali questa legge è rivolta, è possibile la ripresa della gestione forestale attiva». Un altro obiettivo della nuova legge è infatti il recupero delle attività agricole di montagna: in 15 anni, le aziende agricole sono infatti diminuite del 60%.

(19/10/2004)

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