Bossi in collegamento telefonico con Alzano: «Sul federalismo non ci piegheremo mai»

«Sul federalismo non ci piegheremo mai. Voglio ritornare per vedere la Padania libera». Lo ha detto Umberto Bossi, che si è collegato al telefono, dalla clinica svizzera dove è ricoverato, con la festa della Lega Nord di Alzano Lombardo, dove interveniva il ministro delle Riforme Roberto Calderoli. «Io sono qui, in un letto d’ospedale e vi saluto. Grazie Bergamo, viva Bergamo», ha detto tra l’altro Bossi nel suo breve colloquio al telefono con la festa leghista di Alzano Lombardo. La voce roca del leader del Carroccio è stata sommersa da applausi e grida di «viva Umberto, viva Bossi» dei militanti. Quando Bossi ha detto di voler «tornare nella Padania libera», Roberto Calderoli - che ha tenuto il contatto telefonico - gli ha risposto: «Tutti sono con te, Umberto, per fare la Padania libera».

Bossi, nel corso della telefonata, durata sette minuti, si è rivolto a Roberto Calderoli, suo successore al ministero delle Riforme: «La malattia è una brutta cosa, adesso chiudere la partita, le battaglie, le riforme, il federalismo tocca a te». «Mi ricordo quando siamo partiti con la Lega - ha aggiunto - eravamo tutti insieme contro Roma ladrona. Eravamo tutti stufi di essere depredati da Roma ladrona. E non molleremo mai. Col cuore contro Roma ladrona. Questo va detto forte perché qualcuno vuol far saltare il governo per non fare le riforme».

Il Senatur ha anche sottolineato l’aiuto che riceve dai volontari bergamaschi, durante la sua degenza: «Grazie Bergamo che ha voluto mandare una decina di ragazzi ad aiutarmi in questa difficoltà perché mia moglie non può sempre stare qui, ha dei figli e deve lavare e stirare...».

(01/08/2004)

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