Braccio incastrato in un nastro
L'arto non è stato amputato

Sta meglio l'operaio polacco in servizio nei magazzini della Dhl all'interno dello scalo aeroportuale di Oro al Serio che giovedì pomeriggio aveva rischiato l'amputazione del braccio sinistro, rimasto incastrato in un nastro trasportatore cui stava facendo manutenzione.

Sta meglio l'operaio polacco in servizio nei magazzini della Dhl all'interno dello scalo aeroportuale di Oro al Serio che giovedì pomeriggio aveva rischiato l'amputazione del braccio sinistro, rimasto incastrato in un nastro trasportatore cui stava facendo manutenzione.

L'incidente era avvenuto attorno alle 16.30, quando l'operaio era intento in una serie di operazioni legate alla manutenzione di un nastro trasportatore.

Nel macchinario è rimasto incastrato il braccio sinistro; per liberarlo si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco. L'uomo era poi stato trasportato agli Ospedali Riuniti di Bergamo con un'ambulanza del 118 e sottoposto a un delicato intervento chirurgico nel corso del quale i medici sono riusciti a salvargli l'arto dallamputazione.

Ora l'uomo sta meglio anche se ci vorrà tempo prima che possa recuperare la funzionalità dell'arto pesantemente danneggiato.

Intanto, la Cgil di Bergamo ha diffuso un comunicato stampa in cui si legge che «nel giorno dell’infortunio che ha colpito un operaio polacco di 31 anni addetto alla manutenzione dei nastri trasportatori, si è svolta un’assemblea dei soci lavoratori di Coop Service, la cooperativa che movimenta le merci all’interno di DHL Aviation nello scalo di Orio al Serio. Si trattava di un’assemblea già precedentemente decisa e convocata. Solo che, oltre all’infortunio, a far arrabbiare i lavoratori, poi scesi in sciopero di un’ora, è stato il comportamento non ortodosso da parte dell’azienda: “Durante l’assemblea abbiamo affrontato, come previsto, i problemi legati all’organizzazione del lavoro dopo la richiesta da parte di Coop Service di collocare 59 lavoratori in cassa in deroga per un calo di lavoro all’interno di DHL Aviation” racconta Cesare Beretta segretario generale della Filt-Cgil.

«“A quell’ora risultavano presenti in servizio circa 120 soci (dei 173 complessivi). 111 di loro hanno deciso di partecipare all’assemblea unitaria indetta dalle Segreterie Territoriali di FILT-CGIL, FIT-CISL e Uiltrasporti. Il fatto grave è che abbiamo saputo, tramite la nostra RSU aziendale DHL presente all’interno dei reparti, che i lavoratori in assemblea erano stati impropriamente sostituiti da personale DHL che doveva invece operare su altri turni, contattato telefonicamente, e in molti casi senza una minima formazione per la movimentazione delle merci. Addirittura, pare che chi era in assemblea sia stato anche sostituito da alcuni dirigenti della stessa cooperativa”. Il fatto ha provocato la rabbia dei soci lavoratori, i quali al termine dell’assemblea, previsto per le 22.30, hanno deciso all’unanimità di posticipare ulteriormente, con un’ora di sciopero spontaneo, la ripresa del lavoro. “Quanto accaduto è gravissimo perché tende ad eludere quanto previsto dalla legge 300/70 (Statuto dei lavoratori) e rischia di produrre ulteriori tensioni tra la stessa DHL (azienda fortemente sindacalizzata) e le parti sociali”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA