Brebemi: la società chiedela prelazione del promotore

Preoccupata per il rischio di vedersi esclusa dalla seconda fase la società ha chiesto all’Anas di applicare le nuove norme, oppure di bandire una nuova gara

«Applicate le nuove norme alla fase della procedura negoziata, oppure revocate gli atti fin qui effettuati e bandite una nuova gara». È questo il senso di quanto la Brebemi ha chiesto ufficialmente all’Anas, per non correre il rischio di vedersi illegittimamente penalizzata - praticamente esclusa dalla fase realizzativa - dopo che per quattro anni la società ha promosso la realizzazione della direttissima autostradale Brescia-Bergamo-Milano con il sostegno dei maggiori enti territoriali che partecipano al capitale sociale. L’Anas - ha spiegato oggi la società in una conferenza stampa - ha indetto nella scorsa pimavera la prima fase di gara sulla base del progetto Brebemi per individuare le società che proprio con Brebemi avrebbero concorso per la concessione nella seconda fase, detta di ’procedura negoziata’. Nonostante la legge 166 del 1° agosto 2002 affidi al promotore del progetto la possibilità di adeguarsi all’eventuale migliore offerta emersa dalla gara (diritto di prelazione del promotore), l’Anas fino a oggi non ha inteso applicare la norma. Ecco il perché della richiesta avanzata dalla Brebemi: in caso di una nuova gara, assicura la società, con la procedura d’urgenza si potrebbe comunque realizzare l’opera entro fine 2006, come da tempo assicurato.

(18/10/2002)
Su L’Eco di Bergamo del 19 ottobre 2002

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