Brebemi, Legambiente attacca
«Sussidi e sconti: una farsa»

«Con due provvedimenti, alla chetichella, di fine anno, l’Italia perde quel poco di credibilità internazionale che le era rimasta di stazione appaltante di grandi opere pubbliche».

«Nata con la promessa di autofinanziarsi, la Brebemi, con un contributo complessivo di 360 milioni, diventa ora l’autostrada più sussidiata del mondo. Il Governo, attraverso la legge di stabilità 2015, ha finanziato un contributo pubblico di 300 milioni di euro che verranno stanziati, 20 milioni di euro all’anno, dal 2017 al 2031 per la società concessionaria Brebemi» scrive Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente.

«Prima di Natale, la regione Lombardia, nella sua legge regionale finanziaria 2015, aveva approvato il riequilibrio del malandato piano economico della Brebemi-A35 attraverso un contributo da 60 milioni da versare in tre anni, dal 2015 al 2017. Non ancora nata, la Brebemi ha già bisogno di un riequilibrio finanziario per evitare una figuraccia planetaria. Questo sostegno economico si configura come aiuto di Stato e provocherà la reazione dei commissari europei del mercato interno e della concorrenza esponendoci ad una nuova sanzione comunitaria».

«A rendere i contributi pubblici una farsa, ci sono gli sconti del 15% (fino a maggio) per i “pendolari “annunciati da Brebemi, la direttissima Brescia-Milano, aperta lo scorso luglio ed utilizzata da meno di 17mila veicoli al giorno contro i 60 mila previsti, nettamente inferiori alle previsioni . Inoltre lo sconto di 1.60 centesimi, il 15% del percorso dell’intera tratta, che costa 11 euro complessivi, non basterà a far cambiare idea agli automobilisti, perché il pedaggio costerà il 45% in più della parallela A4»

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