Brebemi, si parte nell’estate 2009

Per la nuova autostrada previsti tre anni di cantieri«La Bassa sarà al centro dello sviluppo del Paese»

«Apriremo i cantieri tra giugno e luglio del 2009 e l’autostrada sarà pronta per l’estate del 2012». Bruno Bottiglieri , direttore generale di Brebemi, rompe gli indugi: dopo l’archiviazione della procedura d’infrazione da parte della Commissione europea «la situazione si è messa sulla strada buona». La platea (gremita) del convegno sulle infrastrutture nella Bassa organizzato da An, applaude, anche se Bottiglieri non dimentica una sana prudenza e ricorda come «il progetto continui ad essere completamente autofinanziato» (ergo non costa un euro alle casse pubbliche) ma che la crisi economica in atto costringerà Brebemi «a trovare capitali sul mercato in mesi molto difficili». In soldoni, rispetto alle previsioni, il «debito ci costa oggi 2 punti in più, e ogni punto sono 60-70 milioni di aggravio». Su una spesa complessiva di 1,5 miliardi.Il rilancio del territorioLa nuova autostrada direttissima tra le province di Brescia, Bergamo e Milano attraverserà quella Bassa che Felice Sonzogni , assessore provinciale alle Infrastrutture, definisce «un frammento di terra bergamasca destinata a diventare una delle parti più importanti del futuro del Paese». Un’opera «della quale non dobbiamo avere paura» esordisce Basilio Mangano , consigliere provinciale di An e moderatore dell’incontro: «Ma dipenderà da noi che sia risorsa e non ferita per il territorio» fa eco Ariella Borghi , sindaco di Treviglio. Fondamentale diventa allora il ruolo di opera sulla carta minori ma strategiche per il territorio: è il caso della tangenziale Ovest di Treviglio «il cui progetto verrà assorbito all’interno di quello di Ipb, l’interconnessione Pedemontana-Brebemi», annuncia Sonzogni. Trattasi di 13 chilometri da Sud a Nord, dalla Brebemi alla Pedemontana: un collegamento autostradale che nella sua interezza Via Tasso conta di progettare entro fine anno, «così da avviare la procedura di gara per la Tangenziale ovest e la stessa Ipb entro il 2009» chiosa l’assessore provinciale.Insomma, di carne al fuoco ce n’è tanta, perché sul piatto ci sarebbe anche l’Alta velocità ferroviaria, al punto che Gianfranco Bonacina , presidente della Cassa Rurale lancia la proposta «di far diventare Treviglio il capoluogo del distretto del bene comune». Con una certezza di fondo: «La Bassa non sarà tanto bassa, ma all’altezza della situazione». Di una sfida che si annuncia epocale: «Brebemi è fondamentale per il territorio e per il suo sviluppo futuro: e in una situazione di crisi la ripresa passa anche dalla realizzazione di queste opere». Ma per Marco Pagnoncelli , sottosegretario regionale ai rapporti con gli Enti locali, «è anche un preciso segnale contro una certa politica del non fare». Per l’azzurro «Brebemi è un’opera che ha saputo introdurre un metodo nuovo nella ricerca dell’accordo sulle compensazioni, perché dobbiamo rimodellare insieme il territorio con il giusto coinvolgimento sociale. Ma è anche un successo della Regione e della sua scelta di dare vita ad una propria concessionaria autostradale, Cal».Bettoni attacca su banche e SacboIl finale è tutto di Valerio Bettoni . Il presidente della Provincia esordisce ricordando che «quando ci siamo insediati (nel 1999 – ndr) non abbiamo trovato nessuna programmazione». Il che ha portato ad una rapida e necessaria individuazione delle priorità: infrastrutture e scuola. «Ora la Bassa è al centro del futuro, e il futuro devi governarlo, altrimenti lo si prende nei denti». Quello di Bettoni, detto per inteso, è ancora nebuloso: «Non so che farò, qualcosa faccio... Di sicuro non sto fermo». Nell’attesa prende il volo su Orio al Serio e la querelle Sacbo: «Gli equilibri non si modificano, e se qualcuno ha soldi da spendere che vada a comprare da qualche altra parte». Un riferimento chiaro e forte a quelle banche «che sono sì buone, ma cambiano anche padrone molto velocemente». Quelle «signore banche che così come hanno guadagnato soldi, ora li mettano a disposizione, e lo stesso facciano le imprese: solo così possiamo superare un momento difficile». Le stesse banche che sono però presenti nel capitale azionario di Brebemi, e questo rassicura Bottiglieri: «Abbiamo un azionariato insito nel territorio che desidera fortemente questa opera e ci sono anche istituti di credito, questi sono punti di forza per Brebemi». Progetto che definisce «un gran bel progetto». Ma che ora deve passare dalla carta all’asfalto.(30/11/2008)

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