Bresciani bloccati sulle Dolomiti Bergamaschi lanciano l’Sos

A chiedere l’intervento del Soccorso alpino sono stati degli alpinisti bergamaschi ma i loro cinque «colleghi» bresciani, dopo una notte in parete, sono comunque riusciti a scendere da soli nella mattinata di domenica 20 luglio. L’allarme è scattato sabato 19: i cinque, durante un’escursione sulle Dolomiti, avrebbero incontrato difficoltà a quota 2.700 circa sui Gemelli, gruppo dei Cadini di Misurina. Ultimata la via Casara-Cavallini, avevano iniziato le doppie di discesa, ma a un centinaio di metri dalla vetta sono rimasti bloccati: avrebbero incontrato difficoltà durante la discesa in corda doppia, scegliendo forse una via sbagliata e trovandosi bloccati in un punto della parete che ha passaggi alpinistici di quinto grado.  Verso le 20, i compagni di Bergamo - un gruppo formato da una ventina di alpinisti tra bergamaschi e bresciani - fermi al rifugio Carpi non distante dall’attacco della via, hanno quindi chiesto l’intervento del 118. L’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore non era riuscita ad avvicinarsi per la presenza di nebbia e sul posto sono quindi arrivate le squadre del Soccorso alpino di Auronzo. Gli alpinisti, in costante contatto telefonico, stavano bene ed erano attrezzati per passare la notte all’aperto. Data la difficoltà notturna delle manovre (dislivello, parete di quarto grado, con passaggi di quinto, scariche di sassi) i soccorritori hanno deciso di aspettare le prime luci del mattino. Gli alpinisti sono quindi riusciti da soli a scendere lungo la parete già attrezzata per le doppie dai compagni che li avevano preceduti.(20/07/2008)

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