Bruni e altri sette sindaci scrivono a Coni e Lega Calcio: «La Serie B non giochi al sabato»

«Riteniamo che le pur importanti esigenze televisive non possano andare a snaturare il tessuto sociale ed economico delle nostre realtà cittadine e dei loro territori, che il sabato pomeriggio vivono molteplici attività tra loro diverse, che possono essere penalizzate così fortemente».È il testo della lettera che anche in sindaco di Bergamo ha firmato e che è stata inviata al presidente del Coni, Gianni Petrucci, e al presidente della Lega calcio, Adriano Galliani, per dire «no» alle partite di serie B al sabato pomeriggio. Oltre alla firma di Roberto Bruni ci sono quelle di Paolo Corsini (Brescia), Paolo Zanotto (Verona), Roberto Reggi (Piacenza), Giorgio Pighi (Modena), Gian Carlo Corada (Cremona) e Giordano Conti (Cesena).

Le partite di B non devono essere disputate alle 15 del sabato - scrivono i sindaci anche perché «le nostre realtà possono vantare un lusinghiero dato di popolazione che pratica almeno uno sport, attività che si svolge principalmente il sabato pomeriggio». Inoltre «il sabato pomeriggio è un giorno particolarmente impegnato anche per molte realtà diverse da quelle sportive - le attività parrocchiali, ludiche e di aggregazione - che consentono a numerosi ragazzi e ragazze di condividere momenti di socialità ed aggregazione che incontrerebbero notevoli difficoltà a svolgersi in altre giornate della settimana». E poi c’è «il danno che questo spostamento arrecherà alle attività commerciali delle città».

Ecco allora «il totale dissenso sulla decisione di disputare le partite dal campionato di serie B il sabato pomeriggio»: i sette sindaci hanno chiesto un incontro per affrontare la questione.

Nei giorni scorsi anche i tifosi dell’Atalanta avevano chiesto a Bruni che le partite si giochino alla domenica.

(22/06/2005)

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