Bruni: Le Fs varino un piano per la Bergamasca

«Le Ferrovie dello Stato devono varare un serio programma di investimenti nella nostra provincia, per non accentuare ulteriormente in futuro il divario con il trasporto su gomma: e non si tratta solo del traffico viaggiatori, ma anche del traffico merci, oggi assolutamente squilibrato a favore dell’autotrasporto, con i conseguenti problemi di congestione delle strade e di inquinamento». La richiesta è del sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, il quale ha inviato una lettera ai responsabili della Rete Ferroviaria Italiana e delle Ferrovie dello Stato, oltre che all’assessore alla mobilità della Regione, Alessandro Moneta. Nella missiva il primo cittadino evidenzia che «ogni giorno oltre 20 mila cittadini bergamaschi si recano a Milano per motivi di lavoro, studio o per altre necessità; circa 6.000/7.000 di questi utilizzano abitualmente il treno. La stazione di Bergamo, con i suoi 10.300.000 passeggeri all’anno e una media di 28 mila passeggeri giornalieri nelle diverse destinazioni, è ai primi posti tra le stazioni delle medie città servite dalle Ferrovie dello Stato. Il servizio ferroviario è quindi essenziale per il nostro territorio». «Il raddoppio e l’ammodernamento della linea Treviglio/Bergamo - continua Bruni - sono un primo importante risultato per il rilancio del trasporto ferroviario nella nostra provincia. Ma non ci si può fermare a questo traguardo».

Il sindaco non può che condividere alcune delle richieste dei pensolari per eliminare lo stillicidio dei ritardi, la carenza di informazione sui disservizi, e migliorare la qualità e la tempistica della manutenzione e della pulizia sia sui treni che nelle stazioni, i servizi a terra, la gestione delle emergenze. Bruni rileva che «le linee ferroviarie riguardanti Bergamo, esclusa la linea di Treviglio, sono tutte a binario unico, con sistemi di controllo della circolazione dei treni obsoleti, basse velocità commerciali, limitazioni alla circolazione, pessima qualità dei servizi a terra, frequenti perturbazioni del traffico, e soprattutto prive di quella caratteristica di rete che permette utili interscambi, corrispondenze e instradamenti alternativi in caso di necessità».

Le richieste del sindaco sono essenzialmente quattro: una conferma della disponibilità all’evoluzione della tratta ferroviaria Ponte San Pietro - Bergamo - Seriate verso una linea metropolitana suburbana; nuovi collegamenti, di cui alcuni diretti, sulla tratta Bergamo - Milano via Treviglio, per usufruire a pieno dei vantaggi del raddoppio; riqualificazione e potenziamento della linea Bergamo-Milano via Carnate attraverso l’introduzione di nuove corse dirette, l’aumento delle vetture che compongono i treni, l’introduzione di sistemi di sicurezza sui binari; raddoppio della linea Bergamo-Rovato con l’introduzione di sistemi di sicurezza sui binari e la posa del secondo binario nei tratti particolarmente critici. La lettera di Bruni giunge fra l’altro in un giorno in cui si è verificato l’ennesimo ritardo sulla linea Bergamo-Milano del treno delle 8.35. Il convoglio diretto a Greco Pirelli, dopo la stazione di Trev iglio è sostato per oltre 20 minuti: un ritardo che ha scatenato le immediate proteste dei pendolari.

(05/12/2005)

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