Buoni scuola, dalla Regionesi allungano i tempi

D’accordo col maestro unico? Dì la tuaEcco il parere dei lettoriIniziano le lezioni: i numeri della BergamascaMancano pochi giorni al suono della prima campanella, ma come per le domande per la dote scuola (i cui termini di presentazione sono stati spostati al 30 settembre), anche l’erogazione dei buoni riservati agli alunni meno abbienti iscritti nelle scuole statali, e concessi per l’acquisto della scolastica e della didattica, slitta a fine mese. Ma se la dote scuola potrà essere detratta direttamente dalle rette che le famiglie pagano ogni mese, il protrarsi dell’erogazione dei buoni creerà invece qualche problema in più agli indigenti, costretti ad anticipare il denaro a librai e cartolai per l’acquisto di libri e materiale didattico. C’è da sperare che gli esercenti facciano credito: è pur vero che il buono sarà comunque spendibile entro ottobre 2009, e dunque potrà essere usato anche per il prossimo anno scolastico, ma con l’inflazione galoppante degli ultimi mesi un piccolo danno ci sarà comunque.Intanto, mentre Ascom, insieme alla Regione Lombardia, sta raccogliendo i punti vendita che accetteranno i buoni da spendere per l’acquisto del materiale scolastico, il Pirellone ha modificato i termini per la presentazione delle domande da parte delle famiglie: le richieste per la dote in generale (buoni scolastici compresi) potranno arrivare al Pirellone entro il 30 settembre e non più il 30 giugno come stabilito precedentemente. Questo significa che le pratiche sono ancora aperte e che fino alla fine di questo mese la Regione non definirà alcun elenco di famiglie aventi diritto, né alla dote né al buono. Di conseguenza, i buoni scuola che i Comuni bergamaschi dovranno erogare alle famiglie arriveranno da Milano molto più tardi dell’8 settembre, data di inizio dell’anno scolastico. «Purtroppo la nuova legge ha allungato i tempi e l’aver spostato il termine di raccolta delle domande avvantaggia da un lato ma sfavorisce dall’altro. In questo caso i Comuni non possono però fare nulla: il loro compito è solo quello di fare da tramite» commenta l’assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo, Silvana Nespoli. Tempi un po’ più lunghi, quindi, ma Accor Services, la società che per conto della Regione gestirà l’emissione e il rimborso dei buoni, avvisa: «Ipotizziamo di erogare il tutto entro la fine del prossimo mese». Nel frattempo sono attualmente 65 i punti vendita bergamaschi che hanno aderito al progetto della Regione: 65 attività commerciali (cartolerie, librerie e negozi di informatica) convenzionate con il Pirellone dove saranno spendibili i fatidici buoni rilasciati dall’ente regionale per l’acquisto di cancelleria e materiale didattico: dizionari, materiale di cancelleria, libri di testo, libri di lettura raccomandati dagli insegnanti, supporti multimediali, enciclopedie multimediali, accessori per Pc. I buoni saranno in tagli da 10 o 25 euro e saranno consegnati direttamente dalla Regione ai Comuni che li distribuiranno alle famiglie insieme all’elenco cartaceo degli esercizi dove saranno spendibili.Per informare e sollecitare i negozianti bergamaschi ad aderire all’iniziativa, Ascom ha inviato a luglio anche una circolare a tutte le cartolerie, librerie e negozi di informatica della provincia allegando un modulo di adesione da inoltrare ad Accor Services. I negozi che faranno parte del circuito saranno riconoscibili grazie ad una vetrofania e verranno inseriti in un elenco cartaceo e uno on line consultabile sul sito della Regione Lombardia, nella sezione dedicata alla dote scuola. Ma anche qui, pur parlando del velocissimo mondo del Web, il Pirellone pare un tantino in ritardo. Se dagli uffici milanesi risultano 65 punti vendita convenzionati nella Bergamasca, il file allegato al sito Internet www.regione.lombardia.it il 3 settembre era aggiornato al 24 luglio.Questa la lista dei punti vendita convenzionati con il buono scuola (aggiornata al 4 settembre)(04/09/2008)

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