Bus extraurbani: scattano
i rincari e i tagli delle corse

Biglietti più cari e sforbiciatina delle corse: dovrebbe arrivare in giunta lunedì prossimo la delibera con cui via Tasso definisce gli effetti concreti, sui viaggiatori, della riduzione di risorse per bus e affini che deriva dai tagli statali e regionali.

Biglietti più cari e sforbiciatina delle corse: dovrebbe arrivare in giunta lunedì prossimo la delibera con cui via Tasso definisce gli effetti concreti, sui viaggiatori, della riduzione di risorse per bus e affini che deriva dai tagli statali e regionali.

Nei giorni scorsi l'assessore ai Trasporti Giuliano Capetti ha incontrato i rappresentanti di aziende, sindacati e consumatori, e, anche se l'ufficialità si avrà solo la prossima settimana, la linea d'azione appare ormai definita, con aumenti tariffari che dovrebbero attestarsi al 7% (da applicare su tutti i titoli di viaggio) e un «efficientamento» delle linee che porterà a un taglio del 3% dei chilometri complessivi.

Il provvedimento, spera l'assessore provinciale ai Trasporti, Giuliano Capetti, «dovrebbe bastare a compensare i minori fondi che alla Provincia arriveranno dalla Regione». La sforbiciata subita da via Tasso sfiora i due milioni di euro, su un totale di circa 25.

La ricetta messa in campo per farvi fronte fa leva da un lato su un rincaro di biglietti e abbonamenti («che abbiamo comunque voluto contenere al di sotto del 10% indicato dalla Regione»), dall'altro su una riduzione di corse che, dati alla mano, si aggirerà intorno ai 500 mila chilometri l'anno (su un totale di 15,5 milioni).

Non proprio briciole, anche perché, spiega il direttore di Sab, Franco Ferrada, «qui ormai di rami secchi da tagliare non ce ne sono più. Avevamo già dato vita a un'importante riorganizzazione a settembre, visto il problema dei nuovi orari scolastici con le ore da 60 minuti. Ora stiamo predisponendo un nuovo piano, su cui ci confronteremo con la Provincia. L'obiettivo, ovviamente, è ridurre al minimo i disagi per l'utenza, ma di certo non è una situazione semplice».

Maggiori dettagli su L'Eco di Bergamo del 9 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA