Camorone, abbattuta un’altra casa

L’edificio, che si trova vicino alla chiesa, quasi all’ingresso del paese, aveva iniziato a mostrare segni di cedimento sul retro nei giorni successivi ai primi tragici eventi di fine 2002

Un rombo assordante, che ha fatto riaffiorare dai ricordi degli abitanti di Brembilla quei tragici giorni di fine novembre quando la frana - col rumore di un tuono - divise in due Camorone.

Il fragore del grosso escavatore che questa mattina ha demolito la seconda casa, lesionata nei giorni dell’alluvione, ha chiuso come in una morsa il cuore di tutti.

L’abbattimento dell’edificio - di proprietà dei fratelli Ruggeri, che vi vivevano con le loro famiglie e l’anziana madre - è stato deciso dalla Provincia con un decreto della scorsa settimana: una scelta necessaria per mettere in sicurezza la zona e poter così bonificare il terreno interessato dalla frana.

La casa, che si trova vicino alla chiesa, quasi all’ingresso del paese, aveva iniziato a mostrare segni di cedimento sul retro nei giorni successivi ai primi tragici eventi di fine 2002. Alle operazioni di questa mattina non hanno voluto mancare il sindaco di Brembilla, Gianni Salvi, il parroco, don Angelo Domenghini, e il curato.

La demolizione (sopra nella foto di Andreato) è stata affidata a una ditta specializzata di Ranica, ed è stata finanziata con i fondi destinati al primo lotto dei lavori dalla Ragione. Non è il primo abbattimento di una casa pericolante a Camorone: la prima fu, a maggio, quella che si trovava a margine della frana e della strada. E purtroppo non è neppure l’ultimo.

(30/9/2003)

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