Un progetto della San Vincenzo contro la solitudine dei carcerati

Un’impronta digitale con un sorriso. È il logo scelto per la Giornata nazionale contro la solitudine, che si celebra domenica 26 settembre in Italia a cura della Società di San Vincenzo de’ Paoli sul tema «Prevenire e recuperare è meglio. Per tutti». Come nell’edizione 2003, per sottolineare l’urgenza del problema, anche quest’anno la solitudine da sconfiggere è quella che colpisce il carcerato al momento del suo reinserimento nella società. E i contributi raccolti nelle piazze e nelle parrocchie italiane saranno devoluti a questo scopo. Nella nostra diocesi, la San Vincenzo scandirà la sua sensibilizzazione con il progetto «A ogni uomo una speranza», per offrire un alloggio a persone provenienti dal carcere cittadino e aiutarle nella ricerca di un posto di lavoro. Il progetto, avviato nel primo semestre di quest’anno, ha ottenuto dalla Fondazione Cariplo un finanziamento di 12.000 euro, pari al 50 per cento dell’impegno complessivo iniziale.

«Celebrando la Giornata nazionale lo scorso anno - sottolinea Rina Romagnoli, vicepresidente diocesana e regionale della Società di San Vincenzo - la nostra associazione ha avviato un progetto per un’iniziativa concreta finalizzata ad aiutare persone che stanno scontando una pena carceraria a recuperare i valori della propria umanità e a prepararsi al reinserimento nella comunità. Il progetto consiste nello svolgimento di un’attività di accompagnamento abitativo per persone provenienti dal carcere di Bergamo. Il fine è di favorire il loro reinserimento sociale, con l’impiego di un educatore professionale, la collaborazione di volontari e utilizzando un appartamento nella nostra città affittato e gestito dalla San Vincenzo».

Questa attività procederà in stretto coordinamento con l’équipe socioeducativa della casa circondariale di via Gleno e con la collaborazione dell’Opera Vismara.

(24/09/2004)

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