Case del Bolognini date a parenti
Amadeo: «E' tutto regolare»

Una compravendita di immobili è al centro di un’interrogazione all’assessore alla Sanità della Regione Lombardia presentata dai consiglieri regionali Marcello Saponaro dei Verdi e Mario Agostinelli del Prc. Si tratta di tre appartamenti più due box, ubicati in via Bixio 2 a Bergamo. Secondo i due consiglieri – recita una nota congiunta - «gli immobili in questione sono stati venduti dall’Asl all’azienda ospedaliera Bolognini di Seriate e poi acquistati dalla moglie del direttore generale Amedeo Amadeo e dal fratello di Renato Mauri, direttore dell’Area Risorse Tecniche della stessa azienda Bolognini».

«Gli appartamenti, acquisiti a basso costo se consideriamo la zona dove sorgono – prosegue l’interrogazione - adesso sono in fase di rivendita, presumibilmente a un prezzo doppio rispetto a quello pagato per ottenerli. Chiediamo in sostanza di effettuare delle verifiche su questa operazione, perché di mezzo c’è comunque una struttura pubblica».

La replica, secca, del direttore generale Amedeo Amadeo non è tardata a venire. Amadeo conferma che gli acquirenti sono quelli indicati e sottolinea che si è trattata di «un’operazione trasparente e corretta», fra l’altro le delibere in questione «sono già state visionate anche dalle autorità competenti che non hanno trovato nulla di irregolare». Anche il legale dell’azienda ospedaliera conferma che «la procedura seguita è corretta e l’avviso d’asta è stato pubblicato sia sul quotidiano L’Eco di Bergamo che sul Secolo d'Italia, ma alla stessa asta si sono presentati sono le due persone menzionate».

Per Amadeo «è singolare che si parli ora di un episodio riguardante il 2006 e a pochi mesi ormai dalle elezioni amministrative».

In serata, la direzione generale dell'azienda ospedaliera Bolognini di Seriate ha diffuso il seguente comunicato stampa: «Nell’ambito della strategia aziendale l’azienda ospedaliera Bolognini di Seriate ha deciso di dare luogo ad un piano di alienazione degli immobili non strategici inteso a conseguire parte delle risorse necessarie all’ammodernamento delle sue strutture ospedaliere, nella specie alla parziale edificazione e ristrutturazione dell’ospedale di Seriate. Le alienazioni sono state, prima del compimento del relativo procedimento di aggiudicazione, espressamente autorizzate dalla competente direzione generale della regione Lombardia. L’alienazione è avvenuta previa aggiudicazione con pubblico incanto ad offerte segrete. I prezzi assunti a base d’asta sono stati determinati sulla scorta delle indicazioni date dalla Agenzia del Territorio, ufficio provinciale di Bergamo, e l’aggiudicazione è avvenuta, nell’ambito della procedura di gara, con rialzo percentuale sopra la base d’asta. Debbono perciò ritenersi irrilevanti le qualità soggettive degli aggiudicatari».

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