Castelli Calepio, caccia all’aggressore E diminuisce la microcriminalità

I controlli a tappeto delle forze dell’ordine a Castelli Calepio - dove gli agenti stanno dando la caccia all’immigrato che fra dicembre e gennaio aggredì due anziane donne di Tagliuno - hanno portato a un calo drastico della microcriminalità. È la notizia probabilmente più importante emersa oggi dal vertice organizzato dalla Prefettura per fare il punto sulle indagini. La conferma del calo degli episodi legati alla piccola criminalità è venuta dal sindaco di Castelli Calepio, Ugo Belotti.

Le indagini sono riprese dopo che il test sul dna ha confermato che l’immigrato arrestato con l’accusa di essere il violentatore ha dato esito negativo, portando quindi alla sua scarcerazione. In campo, a caccia del vero colpevole, agenti di tutte le forze dell’ordine: polizia, carabinieri e guardia di finanza.

Oggi è stato verificato l’avanzamento delle indagini e, soprattutto, è stato confermato che i controlli non si fermeranno. Il prefetto, Cono Federico, ha rivolto un invito ai cittadini perché non abbassino la guardia, perché collaborino con gli agenti sul campo e perché utilizzino tutti i mezzi leciti possibili per difendersi, a cominciare dagli impianti di antifurto.

(15/3/2004)

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