C’erano una volta i filobus...
Ora per Orio si pensa al trambus

Se arriveranno i fondi europei il collegamento con l’aeroporto si pensa a mezzi elettrici e all’avanguardia.

In principio era il treno, poi il tram, poi ancora il treno, la cabinovia e ora si torna a terra con i bus elettrici. O meglio, i «trambus» elettrici: se ci sarà un futuro per il collegamento tra Bergamo e l’aeroporto sarà questo. Forse. E se arriveranno i fondi europei . «Si tratta di mezzi completamente elettrici, non ibridi quindi, alimentati con sistemi di accumulo di energia. Le batterie vengono ricaricate alle fermate e ai capolinea» spiega il direttore generale di Atb, Gianni Scarfone».

Una novità assoluta a livello italiano: «L’autobus elettrico è la forma moderna del filobus che però aveva il pantografo e la linea elettrica sospesa» racconta il direttore generale. Chi ha qualche anno in se li ricorda bene anche a Bergamo. La rete filoviaria venne realizzata in città nel dopoguerra in sostituzione di quella tranviaria ritenuta obsoleta. Dal 1956 la rete raggiunse la massima estensione di 19 chilometri e comprendeva 6 linee, dalla 1 (stazione Fs - Porta Nuova - funicolare) alla 6 (che collegava piazzale Loverini, quartiere Finardi, con l’ospedale di Largo Barozzi). Dal 1967 la rete iniziò ad essere ridotta. L’ultima linea rimasta attiva, la 2 (ospedale-via Verdi e Borgo Santa Caterina), venne chiusa nel 1978.

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