Chignolo, omicidio Eddy Castillo
Vent’anni di carcere per Nicola Comi

Vent’anni di reclusione. È questa la sentenza stabilita dal gup Patrizia Ingrascì nei confronti di Nicola Comi, 32 anni, l’operaio di Carvico accusato di aver ucciso Eddy Castillo, il ventiseienne di Almenno San Bartolomeo trovato cadavere il 16 gennaio 2011 a Chignolo d’Isola.

Vent’anni di reclusione. È questa la sentenza stabilita dal gup Patrizia Ingrascì nella mattinata di martedì 15 luglio nei confronti di Nicola Comi, 32 anni, l’operaio di Carvico accusato di aver ucciso Eddy Castillo, il ventiseienne di Almenno San Bartolomeo trovato cadavere il 16 gennaio 2011 a Chignolo d’Isola, proprio a poca distanza dal luogo dove è stato trovato anche il cadavere di Yara Gambirasio.

Il gup ha escluso le aggravanti per futili motivi e non ha concesso le attenuanti generiche. Si tratta della sentenza di primo grado, stabilita dal tribunale di Bergamo. A fine giugno in udienza preliminare era state formulate richieste più pesanti: trent’anni di reclusione e un totale di 800 mila euro di risarcimento provvisionale.

Il corpo privo di via di Eddy Castillo, 26 anni, era stato trovato il 16 gennaio 2011 vicino alla discoteca Sabbie Mobili, massacrato di botte. Causa della morte, il forte colpo alla testa riportato venendo sbattuto a terra.

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