Chiudono in positivo i saldi invernaliL’Ascom: ma la stagione resta in rosso

Domenica 5 marzo si chiude ufficialmente la stagione dei saldi invernali. Il bilancio delle vendite ribassate - secondo l’Ascom - è abbastanza positivo. Nella nostra provincia i commercianti hanno registrato un incremento delle vendite di circa il 5% rispetto all’anno precedente, con punte intorno al 10-15% nel mese di gennaio. Tuttavia la stagione invernale viene giudicata «problematica» e il pur buon andamento delle vendite ribassate non avrebbe permesso recuperi. La stagione autunno-inverno chiude anzi con un trend negativo.Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento dell’Ascom di Bergamo e consigliere della Federazione Moda Italia commenta così: «Ogni anno verifichiamo che la quota spesa, durante le vendite ribassate, cresce perché c’è la tendenza a spostare gli acquisti in questo periodo. Questo però non ci ha consentito di recuperare la problematica stagione autunno-inverno. Se si considera l’inflazione e il calo di vendite del 15% di dicembre, in particolare nel periodo natalizio, il saldo rispetto allo scorso anno è decisamente negativo».Il trend negativo, in particolare per il comparto abbigliamento, è del 5% circa. L’abbigliamento poi, nella nostra provincia registra una controtendenza rispetto agli altri settore del commercio non alimentare: è in leggera crescita. Nel 2003 i negozi di abbigliamento presenti sul territorio erano 1888, nel 2004 1884 e nel 2005 sono diventati 1893 (435 in città e 1458 in provincia). In stasi anche il settore delle calzature che dal 2003 al 2005 registra un numero sempre uguale di attività: 309. Così suddivise nel 2005: 75 in città e 234 in provincia.Il settore, insomma, «tiene, nonostante la crisi», spiega Pedrali che auspica un’iniezione di fiducia e di slancio e chiede un rilancio del settore.(03/03/2006)

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