Cinquemila firme per estradare Michael Seifert dal Canada

Cinquemila firme per l’estradizione di Michael Seifert dal Canada: l’alto Sebino non dimentica la vicenda di Bortolo Pezzutti, il giovane ucciso nella primavera del 1945 nel campo di concentramento di transito di Bolzano e, attraverso la petizione lanciata qualche mese fa dal comitato dedicato al diciottenne bergamasco e sottoscritta da migliaia di cittadini, chiede che il responsabile dell’efferato delitto sia portato in Italia per essere processato. Il punto sulla vicenda è stato fatto nella sede Anpi di Lovere. Presente Bonaventura Pezzutti, fratello di Bortolo, che al tempo dei fatti era un bambino e che ben ricorda gli ultimi momenti in cui ha visto vivo il fratello.

«Non chiediamo vendetta – ha detto il presidente della sezione dell’Alto Sebino, Giorgio Faccardi – ma chiediamo che si dia giustizia e conferma a una vicenda che ha coinvolto un giovane del nostro territorio. Si tratta di un fatto crudele, tenuto nascosto per una ventina di anni, che ha come protagonisti un ragazzo trucidato e Seifert che ha vissuto con falsa identità in Canada per decenni e che oggi è poco più che ottantenne».

Alle 11 del prossimo 19 agosto una delegazione del Comitato Bortolo Pezzutti, sostenuto dalle associazioni Anpi, sezioni di Lovere e di Valle Camonica, dai circoli culturali loveresi Gaetano Gambini e Sandro Pertini e di Castro Tre Torri Castro Alto Sebino, dalle Fiamme Verdi di Vallecamonica, consegnerà alle autorità di Bolzano, davanti a quanto rimasto del campo di concentramento, tutte le firme. I firmatari si augurano che dopo la consegna delle firme Steifer sia processato e condannato per avere adoperato nei confronti di innocenti atrocità di ogni genere. Ai piedi della rampa Volpi, a Lovere, dove un tempo c’era la sala cinematografica dove Pezzutti è stato prelevato, verrà posta una targa. L’iniziativa segue quella di Costa Volpino dove al giovane ucciso dai nazisti è stato intitolato un parco.(30/07/2007)

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