Cinquemila in piazza per il 1° maggio

Un «tetto colorato» fatto di bandiere che copriva tutto viale Papa Giovanni. È stato un primo maggio molto sentito a Bergamo: forse non erano proprio gli 8 mila partecipanti annunciati dai rappresentanti sindacali ai microfoni del palco allestito in piazza Vittorio Veneto, ma certo più dei 3 mila contati da Questura e polizia locale.

I lavoratori sono scesi in piazza per festeggiare, certo, ma soprattutto per portare all’attenzione i problemi e puntare sui valori. In particolare - per questo primo maggio 2004 a Bergamo - quelli della pace, del lavoro e dell’unità. In piazza lavoratori, pensionati, bambini che si lasciano scappare i palloncini rossi e gialli, ragazzi che si avvolgono nei colori della pace e pure qualche candidato alle prossime amministrative. Un lungo percorso che è passato per via Tiraboschi, piazza Pontida e via XX Settembre.

Il segretario della Cisl, Gualeni, ha voluto ricordare le guerre del mondo e il dilagare della logica del terrorismo ma anche le preoccupazioni per le prospettive produttive. Maurizio Laini, segretario della Cgil sottolinea: "Chiediamo che il nostro lavoro, quello di tutti i lavoratori, venga riconosciuto anche socialmente". Ma è la pace il primo pensiero di tutti, anche del segretario generale della Uil di Bergamo, Roberto Prometti.

(2/5/2004)

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