Colzate, i genitori di Daniele chiedono chiarezza

Chiedono chiarezza Giuseppe Imberti e Giusy Belotti, i genitori di Daniele, il quindicenne di Vertova morto domenica a Colzate dopo lo schianto contro un muro con il suo scooter, al termine di un inseguimento dei carabinieri. «Vogliamo vederci chiaro – hanno detto il padre e la madre – e non riusciamo a capire perché nostro figlio sia stato inseguito come un delinquente, con le sirene spiegate in un centro abitato. Tra quanto può aver commesso e il modo in cui si è concluso l’inseguimento c’è una sproporzione enorme. Daniele ha sbagliato, ma i carabinieri non dovevano reagire così. E dobbiamo aggiungere che anche se era stato bocciato due volte per il patentino dello scooter, sapeva guidare bene. Siamo addolorati, anche perché non abbiamo ricevuto nessuna telefonata dai carabinieri».«Siamo addolorati per la morte di un ragazzo di soli 15 anni – ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Benedetto Lauretti –. Ma la persona sullo scooter andava inseguita: poteva essere qualcuno di pericoloso».Sul fronte delle indagini, il carabiniere che ha inseguito Daniele Imberti sull’Alfa dell’Arma è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo: un atto dovuto, spiega la Procura. Stamattina verrà eseguita l’autopsia sul corpo del quindicenne. Ieri molti amici lo hanno ricordato con commozione.(24/10/2006)

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