Colzate, Suisio e Vailate
in festa per i nuovi parroci

È stato un fine settimana di festa, quello appena trascorso, per l’insediamento di tre nuovi parroci: don Paolo Biffi a Colzate; don Filippo Bolognini a Suisio e don Natalino Tibaldini a Vailate, comune della provincia di Cremona al confine con la Bergamasca.

È stato un fine settimana di festa, quello appena trascorso, per l’insediamento di tre nuovi parroci: don Paolo Biffi a Colzate; don Filippo Bolognini a Suisio e don Natalino Tibaldini a Vailate, comune della provincia di Cremona al confine con la Bergamasca.

Per don Paolo Biffi, 36 anni, proveniente da Romano di Lombardia dove è stato per 11 anni curato in San Pietro ai Cappuccini, l’ingresso è stato duplice: sabato ha ricevuto l’abbraccio della parrocchia di Colzate, domenica quello dei fedeli della frazione di Bondo. Il neo parroco è giunto a Colzate in sella ad una mountain bike, accompagnato dai ragazzi dell’oratorio.

Anche a Suisio sono arrivati in tanti per il benvenuto al neo parroco don Filippo Bolognini: due pullman da Abbazia e Casale di Albino con il vicesindaco Daniele Esposito e un pullman di parenti ed amici da Sotto il Monte, suo paese natale. Nel gruppo di Sotto il Monte anche i dieci fratelli e sorelle di don Filippo, che è pronipote di Papa Giovanni XXIII: la mamma era infatti figlia di Giovanni, fratello di Angelo Roncalli. Il nuovo parroco è stato accolto alla rotatoria sulla Rivierasca da alcuni parrocchiani che lo hanno fatto salire su una Autobianchi Bianchina degli anni Sessanta scoperta.

Infine, domenica pomeriggio a Vailate, bagno di folla per l’ingresso di don Natalino Tibaldini, 62 anni, nativo di Arzago. Come tradizione vuole, il nuovo parroco è stato accolto inizialmente presso la chiesetta di Santa Marta dalle note della banda musicale. Nel piccolo luogo di culto don Natalino ha guidato la preghiera iniziale: «Giornate del genere sono belle - ha commentato - ma stiamo attenti a non far diventare queste le cose più importanti. Sono tali solo se sono in funzione del Signore».

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