Comitati aeroporto: c’è tanta confusione
Comune di Bergamo, politica incapace

«È tanta la confusione dentro il dibattito sul futuro del Caravaggio e temiamo davvero che qualcuno ci giochi sopra. Il tavolo dei sindaci sta cercando con responsabilità di trovare un equilibrio tra sviluppo e tutela del territorio, ma ogni tentativo sembra sbattere contro l’atteggiamento del Comune di Bergamo».

«Nonostante il gioco mediatico a chi si mostra più illuminato, rileviamo tuttavia l’incapacità della politica di indicare una direzione . La stessa operazione Montichiari presentata come soluzione di ogni problema (purtroppo non è così…) ci pare arenata nella palude dei veti incrociati e tutto scivola via come al solito: utili per Sacbo, disagio per i cittadini. Per carità nulla contro il libero mercato , il diritto dovere di Sacbo di fare utili anche se si traduce in un fortissimo disagio per innumerevoli cittadini».

«Temiamo che non se ne faccia più nulla, ma anche qualora si rendesse possibile uno spostamento del traffico cargo a Brescia, nulla si risolverà se la notte sarà riempita di voli passeggeri. Infatti il problema dei notturni non è dovuto solo ai cargo ma ai tantissimi charter che partono a ogni ora della notte soprattutto nella stagione estiva».

«Sul tavolo c’è il nuovo Piano di Sviluppo, del quale si sta aprendo la fase 2: Comune e Provincia di Bergamo, soci illustri, hanno qualcosa da riportare al riguardo? Chiediamo trasparenza e partecipazione. Senza porre un limite chiaro tutto diventa aleatorio: se ne sono convinte 16 amministrazioni comunali su 17; solo una, casualmente l’azionista, dice il contrario e si erge a sola paladina del Bene Comune! Con favore apprendiamo la notizia che nel 2018 arriveranno nuovi aerei , meno rumorosi e meno inquinanti , che l’unico vettore sta cercando di elevare il coefficiente di riempimento degli aerei ma tutto ciò non basta!»

«A ben guardare sembra che l’obiettivo sia quello di far pagare il prezzo dello sviluppo futuro dello scalo ai territori ad est ciò è evidente a tutti ma ci chiediamo cosa pensino al riguardo i sindaci interessati. Noi sappiamo cosa pensano i cittadini residenti, quelli che conoscono ogni giorno il problema e il disagio: preferirebbero vivere, anche loro, sui colli di Bergamo».

«Siamo a tutt’oggi in attesa delle prescrizioni dell’Asl a seguito dello studio epidemiologico che si è chiuso con un sostanziale invito ad alzare il livello di guardia rispetto ad un’infrastruttura potenzialmente impattante sulla salute dei bergamaschi. Noi, come coordinamento dei comitati faremo la nostra parte, proponendo un incontro pubblico con voci autorevoli con l’obiettivo di aumentare sempre più la consapevolezza delle persone rendendole quindi in grado di sviluppare atteggiamenti critici e contribuire così a innalzare la qualità della vita».

Coordinamento dei comitati di Bergamo, Orio, Seriate, Grassobbio e Brusaporto

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