Commercio, in città chiusi
88 negozi nel giro di un anno

«Si avvisa la spettabile clientela che il negozio ha chiuso». La crisi non si allontana e fra i commercianti c'è preoccupazione: in tanti chiudono gli esercizi.In un anno, secondo l'Ascom, in tutta Bergamo hanno chiuso senza essere sostituiti 88 negozi. Attualmente, fra le vie centralissime, viale Papa Giovanni XXIII è l'unica a non aver registrato chiusure di negozi senza sostituzione. Locali di grande valore, posizionati nel cuore di Bergamo e malinconicamente vuoti, si registrano invece al civico 102 di via XX Settembre, dove diversi mesi fa in era presente il negozio sportivo monomarca della «Asics». In via Zambonate ben tre attività (un bar, un negozio di articoli cinesi e una boutique di abbigliamento) hanno abbassato, per sempre, le saracinesche.

Fra i luoghi di grande attrattiva commerciale c'è da segnalare anche la sofferenza di via Sant'Alessandro, con ben quattro negozi ad oggi completamente vuoti fra cui un'agenzia immobiliare che dopo Natale non ha più riaperto, due negozi di abbigliamento e il fruttivendolo ormai chiuso da circa quattro anni. Il fenomeno si diffonde: da una parte ci sono negozi vuoti già da quando sono nati come nel caso del complesso del Triangolo dove ben 8 locali non sono mai stati acquistati o presi in affitto. Dall'altra ben 15 attività, nel solo centro, chiuse durante gli anni scorsi e alcune anche in questi ultimi mesi. È il caso, ad esempio, del Begnis Strumenti musicali di via Sant'Orsola, dell'Art Studio tatoo di via San Lazzaro 3, dell'ex Blockbuster di viale Vittorio Emanuele e della vecchia jeanseria che stava all'angolo della Galleria Sant'Orsola.

Proprio in quest'ultima zona quattro punti vendita sono abbandonati da anni e presi anche di mira dai vandali con le vetrine piene di graffiti. Ci sono anche buone notizie con il «next opening» di nuovi esercizi in centro, con due realtà: il negozio Mont Blanc in via Tiraboschi e un punto Vodafone che andrà a sostituire il vecchio negozio di telefonia Tre in via Borfuro.

Conferma del trend negativo nell'intera città il fatto che nel giro di un anno i negozi in tutta Bergamo siano diminuiti. Secondo i dati di Ascom Bergamo si è passati da 4.195 negozi del 2007 a 4.107 con una diminuzione complessiva del 3 per cento. Sono diminuiti notevolmente gli esercizi in città che vendono ortofrutta al dettaglio (da 48 sono scesi a 40) con un -17%, salumieri e gastronomi (da 82 a 69) -17%, i negozi di abbigliamento (da 357 a 343) con un -5%; gioiellerie e oreficerie (da 81 a 63), -23 %; e infine librai e cartolai (da 72 a 68), -7%. Aumentano solo bar e pasticcerie (da 372 a 377), con +2%, punti vendita specializzati in calzature (da 59 a 61), per +1%, mentre resistono con lo stesso numero di negozi macellai al dettaglio, grandi magazzini e rivendite di articoli sportivi.

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