Comunità Montane, manifestazione a Roma Arnoldi (FI): realtà da potenziare e salvaguardare

Oltre mille sindaci e presidenti di comunità montane sono giunte a Roma per la manifestazione organizzata dall’ Uncem (Unione nazionale dei comuni e delle comunità montane) per manifestare contro ogni ipotesi di cancellazione dell’ associazione. La manifestazione - alla quale hanno preso parte alcuni rappresentanti delle realtà bergamasche - è iniziata poco prima delle 11 e nella sala del cinema Capranica, a Roma, fra un tripudio di tricolori e gonfaloni in rappresentanza delle migliaia di piccoli comuni montani e delle 356 comunità montane. Alla manifestazione hanno dato la loro adesione parlamentari dei due schieramenti, fra i quali il bergamasco Gianantonio Arnoldi di Forza Italia. Al termine della manifestazione, la sfilata davanti a Montecitorio con lo striscione che fa da slogan alla loro iniziativa: La montagna non si azzera. Una delegazione dell’Uncem è stata ricevuta dal vicepresidente del Senato, Cesare Salvi. Sulla questione, l’onorevole Arnoldi afferma che «non solo non vanno abolite, ma le Comunità montane vanno potenziate perchè la montagna è un patrimonio da rispettare, da salvaguardare e soprattutto da promuovere».

Arnoldi, responsabile turismo di Forza Italia e vice presidente del gruppo Amici della Montagna, aggiunge che «Istituzioni come l’Uncem sono essenziali per agganciare quei piccoli territori e piccole comunità al tessuto istituzionale della provincia e della Regione da cui rischierebbero di rimanere troppo lontani». Arnoldi ha espresso la convinzione che sarà ripristinato il Fondo per la Montagna e se dovessero slittare i tempi per una legge organica sulla montagna, il deputato di FI si è augurato che il ministro La Loggia, competente per delega, promuova un decreto legge «così da manifestare, con un atto conclusivo formale e articolato, l’attenzione non episodica del governo per la montagna». Nel decreto auspicato da Arnoldi dovrebbero essere ricomprese materie come sanità, scuola, infrastrutture, telecomunicazioni, energia, agricoltura e turismo. «L’urgenza che si esprimerebbe attraverso un decreto legge - ha aggiunto - sarebbe sicuramente apprezzata anche dal Capo dello Stato, il quale, in più di un’occasione, non ha fatto mancare il suo forte sostegno alle realtà montane».

(27/10/2005)

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