Con la «bici da neve» discese mozzafiato

Chi l’ha provato non vorrebbe scendere. E i plaudenti aggettivi scivolano via che è una bellezza. Si chiama «snowcrossboard»: metà bici e metà tavola da neve. Un mezzo ibrido che permette l’ebbrezza di discese mozzafiato alle più tranquille passeggiate lassù sui monti. Il brevetto è tutto bergamasco. A inventare quello che abbreviato passa come SnowX è un appassionato 47enne di motocross di Terno d’Isola. Abbinando le evoluzioni delle due ruote con i pendii innevati delle nostre Alpi, Angelo Mattellini si è lanciato nella produzione con il fratello Danilo di un «giocattolo ammortizzato in tubolare d’acciaio» alternativo per le discese invernali. Per chi è un neofita dei panorami di Foppolo, Santa Caterina Valfurva o Cortina D’Ampezzo il mezzo permette di trascorrere giornate divertenti sulle piste da sci. Un’invenzione che arriva alla versione definitiva dopo cinque anni di lavoro dentro un capannone in un rincorrersi di prototipi via via alleggeriti dai vari difetti che si evidenziavano sulle prove in pista. L’illuminazione arriva nel 2003. L’intuizione non era chiara come un’aurora spazzata dal vento ma già l’essenza del risultato finale Mattellini l’aveva. In pratica escogitare un qualcosa che sposasse la tecnica delle moto da cross allo snowboard. Il risultato, detto rozzamente, consiste in una tavola con sopra una sella con una sorta di manubrio che permette di sterzare. La sella è utile in caso di risalita (tra l’altro opzionale e amovibile). Si può guidare stando in piedi sulle pedane, così come avviene nella guida motociclistica fuoristrada, oppure seduti, come nel caso delle moto stradali. Tra le caratteristiche ci sono la sicurezza (piedi non bloccati in attacchi), la comodità (possibilità di usare scarponcini soft), maneggevolezza (manovre intuitive per i neofiti senza lo stress delle articolazioni).Il prodotto (brevettato nel 2007) sarà disponibile ai primi richiedenti tra dicembre e gennaio ed è il risultato di un complesso di leve meccaniche e ammortizzatori che permette di replicare i movimenti del rider e indirizzare la tavola nella direzione voluta. L’invenzione sembra adattarsi in modo perfetto a qualsiasi terreno. Anche l’utilizzo dello SnowX in fuoripista è possibile grazie agli ammortizzatori che rendono l’esperienza (questo è il giudizio degli esperti) assolutamente nuova e indimenticabile. Un consiglio però è da ribadire per il fuoripista: chi è alle prime armi è bene che s’accompagni alla supervisione di personale esperto, e porti con sé un trasmettitore per segnalare la sua posizione nell’eventualità di valanga. Per frenare basta metterlo di traverso. La bella notizia è che con SnowX non si hanno i piedi bloccati sull’attrezzo. I maestri di sci che l’hanno sperimentato lo caldeggiano soprattutto per gli inesperti. Quindi se siete in montagna e all’improvviso vedete sbucare da una boscaglia una compagine che serpeggia su una bici da neve non spaventatevi. Non sono extraterrestri, ma i primi che non hanno resistito all’invenzione di Mattellini.(24/11/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA