Condanna per un postinoNon consegnava le lettere

Il tribunale di Treviglio ha condannato a nove mesi di reclusione con pena sospesa un ventisettenne residente a Romano: faceva il portalettere a Romano, ma invece di consegnare la posta la riponeva in un garage dove sono stati ritrovati ben 70 chili di lettere, giornali e riviste. L’inchiesta che ha portato a scoprire l’operato del giovane, lavoratore assunto con contratto a tempo determinato, è partita nel 2004 dalla richiesta di una signora che aspettava una raccomandata, mai arrivata.La signora, di Romano, si è rivolta all’ufficio postale per chiedere quanto ci volesse a recapitare una raccomandata. Alla sua domanda. poi, si aggiungevano tante lamentele di abitanti nella stessa zona. Le Poste hanno allora cominciato a verificare. All’ufficio postale la signora ha scoperto che la raccomandata risultava regolarmente recapitata, con tanto di firma sul registro che, ovviamente, non era la sua. I controlli hanno portato al portalettere e quando i carabinieri sono andati a casa sua, nel garage hanno trovato quotidiani, riviste, telegrammi, estratti conto, comunicazioni varie. In tutto 70 chili di corrispondenza non consegnata. È stato avvertito il responsabile dell’ufficio postale di Romano ed è scattata anche la denuncia.La vicenda è finita in tribunale, con il 27enne, incensurato, condannato a nove mesi di reclusione con la sospensione condizionale per soppressione di corrispondenza e falso ideologico (per la firma apposta sulla ricevuta della raccomandata al posto di quella della destinataria). (10/10/2006)

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