Congresso della Cisl: «Per dare risposte serve più contrattazione»

Nuove relazioni industriali e più contrattazione. È una delle strade indicate dalla Cisl per realizzare il progetto di coalizione territoriale. Il congresso del primo sindacato bergamasco, che è iniziato al Centro Giovanni XXIII e sarà chiuso domani, mercoled’ 13, dal segretario nazionale Savino Pezzotta, riprende il filo dei temi seminati nei mesi scorsi: occupazione e sviluppo, dalla conferenza del 5 ottobre organizzata con Cgil e Uil, e una nuova coalizione per lo sviluppo di Bergamo, dalla tavola rotonda di febbraio. Idee messe sul tavolo in un «punto di svolta per la realtà bergamasca», come lo definisce Gigi Petteni: «Non siamo al declino, ma in una fase di transizione che chiede capacità di progettazione e di rilancio, di assumere sfide e costruire risposte».

«Per realizzare questo progetto di coalizione socialmente responsabile servono cambiamenti profondi», dice Petteni, parlando per la prima volta da segretario generale davanti a quattrocento delegati. La Cisl chiede quindi «un nuovo sistema di relazioni sindacali» per distribuire la ricchezza prodotta e per garantire che «se qualità deve essere, deve essere per tutti, anche per i lavoratori che non possono essere chiamati a prestazioni più qualificate e flessibili a fronte dell’erosione del potere d’acquisto dei salari».

E al mondo politico Petteni dice: voltiamo pagina. «La politica è chiamata a rimettere al suo centro l’uomo». Dopo «aver denunciato tutti i limiti dell’attuale stagione politica - dice - se vogliamo affrontare questa crisi di futuro, dobbiamo rilanciare con forza la necessità della politica». Una rinascita «per superare gli stati d’animo rassegnati, per progettare con un metro differente dall’economicismo imperante».

(12/04/2005)

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