Contro i bulli, torna il 7 in condotta

Dieci anni dopo torna il voto in condotta. Non si chiamerà più così, avrà il nome più politicamente corretto di «valutazione del comportamento» degli studenti. Non si affiderà più al famigerato «7» ma ad un giudizio collegiale: la sostanza però non cambia. Si potrà tornare ad essere bocciati se non ci si comporta come si deve a scuola, con buona pace dei tanti violenti, bulli o, semplicemente, esibizionisti che in questi ultimi mesi hanno intasato You Tube con le loro bravate. E con soddisfazione di chi, come presidi e professori, ogni giorno deve avere a che fare con quella «peggio gioventù» che troppo spesso arriva sulle cronache nazionali. Questa una delle novità più rilevanti del disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Tra gli altri provvedimenti previsti, e che dovranno comunque essere approvati dal Parlamento, gli esami di ammissione a settembre per chi deve recuperare crediti (e lo spostamento in avanti dell’inizio dell’anno scolastico), le divise scolastiche («Alcune case di moda sono interessate alle divise scolastiche», ha detto il ministro Gelmini), che però dovranno essere approvate dai singoli responsabili di istituto, e 33 ore all’anno di educazione civica, che si chiamerà «cittadinanza e Costituzione». Prevista anche la carta dello studente «Io studio», che fornisce agevolazioni per i giovani, dall’accesso gratuito alle aree archeologiche agli sconti per i trasporti pubblici, dai biglietti ridotti per cinema e teatro agli sconti sui libri. Dal prossimo anno scolastico ne saranno distribuite 2,5 milioni a tutti gli studenti delle scuole secondarie superiori.Sei favorevole o contrario? Partecipa al sondaggio in home page(02/08/2008)

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