Contro le vendite telefoniche
arriva il prefisso anti-scocciatori

Tutti gli operatori di telemarketing saranno identificati da un numero ad hoc. La norma passa in Senato, ora tocca alla Camera.

Arriva un prefisso «evita-scocciatori» per consentire, a chi non voglia rispondere, di rifiutare una telefonata di telemarketing in arrivo. E contemporaneamente diventerà più funzionale il «registro delle opposizioni» a cui gli utenti telefonici potranno iscriversi anche dal web e in cui potranno inserire non solo il numero fisso ma anche il cellulare. Le aziende che fanno promozioni e pubblicità telefonica dovranno effettuare un controllo mensilmente. Sono alcune delle norme che attuano una stretta sul cosiddetto Telemarketing aggressivo previste dal Ddl Brosio, dal nome del senatore proponente, che sono state approvate oggi in sede legislativa dalla commissione Lavori Pubblici del Senato. Il testo passa ora nella corrispondente commissione della Camera dove il provvedimento potrebbe essere approvato in via definitiva.

Il provvedimento, che arriva al primo via libera proprio mentre ottiene l’ok finale il ddl Concorrenza considerato poco incisivo su questo aspetto, prevede che tutti gli interessati che vogliono opporsi all’impiego del proprio numero telefonico tramite operatore per l’invio di materiale pubblicitario, vendite diretto, ricerca di mercato e comunicazioni commerciali, possano iscriversi per tutte le utenze fisse o mobile al registro pubblico delle opposizioni. Si supera così il limite precedente che consentiva solo di iscrivere le numerazioni presenti in elenchi pubblici escludendo i cellulari. L’iscrizione potrà essere fatta facilmente anche via web, così come la cancellazione dei consensi precedentemente espressi al trattamento dei propri dati personali.

Anche per le aziende arrivano nuove regole. Oltre alla necessità di avvertire l’utente nel caso di cessione di dati è previsto l’obbligo di consultazione del registro per aggiornare i propri elenchi con cadenza mensile e comunque prima dell’inizio di ogni campagna promozionale. Norme sono state inserite per rendere però meno oneroso il costo per le aziende che devono consultarlo. Arriva poi il divieto del ricorso a compositori automatici per la ricerca di numero non inseriti negli elenchi. La vera novità è però nel prefisso. Si stabilisce che tutti gli operatori che svolgono attività di call center debbano garantire la piena attuazione dell’obbligo di identificazione della linea chiamante e i rispetto del diritto di opposizione. A tale scopo le numerazioni telefoniche utilizzate, anche in modo delocalizzato, dovranno essere adeguate ad un codice o ad un prefisso specifico, per consentire l’identificazione in modo univoco delle chiamate a finalità commerciali. Sarà l’autorità per le comunicazioni a dover identificare questo prefisso.

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