Corpo di Yara, domande sul ritrovamento
«Non era visibile a meno di due metri»

È una domanda continua, per i bergamaschi che seguono da anni il caso di Yara Gambirasio, e le indagini hanno ora spiegato nello specifico il perchè il corpo della ragazza di Brembate di Sopra non sia stato individuato in tempi breve, dopo la scomparsa.

Un dettaglio che riguarda il ritrovamento del corpo nel campo di via Bedeschi, avvenuto il 26 febbraio 2011.

A trovare Yara, ricordiamo, fu Ilario Scotti, impiegato di Bonate Sotto, che lo scoprì del tutto casualmente mentre andava a recuperare il suo aereo telecomandato caduto nelle sterpaglie. I volontari della protezione civile avevano battuto il campo ma «controllando sostanzialmente il perimetro ed addentrandosi per non più di 20 metri nei campi».

Il corpo di Yara invece, secondo i rilievi della polizia Scientifica, è stato trovato «a circa 80 metri dai predetti bordi del campo» e in quel periodo, vista l’elevata presenza di arbusti, il corpo non era visibile «se non ad una distanza estremamente ravvicinata, calcolata in non più di due metri».

Su L’Eco di Bergamo del 2 marzo tutti i dettagli sull’inchiesta

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