Cresce l’esercito dei «grandi vecchi» Tra otto anni 48 mila ultraottantenni
Il sistema socio-assistenziale e sanitario del nostro Paese intanto incontra difficoltà nell’assecondare i bisogni della popolazione anziana, bisogni che sono peraltro in continua crescita, non soltanto numerica, ma anche qualitativa.
Le proiezioni dell’Osservatorio registrano una forte crescita della popolazione anziana, con una prospettiva di vita di meno di 10 anni (da 63.596 nel 2004 a 65.785 unità nel 2005), un netto calo nel 2006 (60.244), poi di nuovo in salita fino al 2010, quando toccherà la punta più alta (68.820) per poi ridiscendere a 64.017 nel 2012.
La crescita della popolazione bergamasca da qui al 2012 è stata stimata invece dai ricercatori dell’Osservatorio sia in base ai saldi migratori registrati sul finire degli Anni ’90 sia in base ad alcune considerazioni sui dati emersi dall’indagine Istat sull’immigrazione degli stranieri in Italia del 1998. L’evoluzione della popolazione porterebbe i residenti nella provincia di Bergamo alla fine del 2012, rispettivamente a un milione e 18 mila nell’ipotesi di popolazione aperta che mantenga i comportamenti attuali; a un milione e ottomila nell’ipotesi di popolazione aperta con comportamenti opportunamente calibrati e a 958 mila nell’ipotesi di popolazione chiusa.
Oggi la popolazione superiore ai 64 anni d’età è composta da 164.224 persone, di cui poco meno di un quinto - 30.895 - residente nel Distretto di Bergamo. Seguono, largamente distanziati, i Distretti di Dalmine, dell’Isola, della Valle Seriana e di Treviglio. Da qui a otto anni, gli "anziani" bergamaschi - come li definisce l’Istat, e quindi le persone con più di 65 anni - saranno oltre 193 mila (80 mila 486 uomini, 113 mila 114 donne) e nel solo Distretto di Bergamo quasi 10 mila persone avranno più di 80 anni.
(04/07/2004)
e.roncalli
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