Crespi patrimonio dell’umanità «Serve un aiuto per il rilancio»

L’82 per cento degli abitanti di Crespi d’Adda non se ne andrebbe anche se ne avesse l’opportunità. Pesano la mancanza di negozi, svaghi e bus, ma al villaggio si vive bene. Tanto che si crede che i visitatori arrivino più attratti dal verde che dal valore storico del paese, entrato nell’elenco Unesco dei siti patrimonio dell’umanità.

Un patrimonio architettonico e urbanistico che richiede una maggiore attenzione da parte di tutte le istituzioni e che pare così sottostimato dagli stessi crespesi.

Sono i risultati di due ricerche condotte dall’Università degli Studi di Bergamo e dalla Statale di Milano. Emerge la necessità che la valorizzazione e il rilancio di Crespi non siano lasciate solo ai suoi abitanti e al Comune di Capriate.

(17/03/2008)

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