Crespi, torna a splendere la ciminiera
Messa in sicurezza, è alta circa 66 metri

Novità importanti per il villaggio operaio di Crespi d’Adda, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

La ciminiera è stata restaurata e messa in sicurezza e la via Gaetano Donizetti che porta allo storico cimitero è stata riaperta al traffico. Per evidenziare la volontà di enti pubblici e privati di far rivivere il villaggio di Crespi l’amministrazione comunale di Capriate San Gervasio ha inaugurato il restauro della ciminiera e la riapertura della via con la benedizione impartita dal parroco don Nazzareno Bertoli e il taglio del nastro da parte di Elio Corno, un anziano 91enne che dalla nascita abita in questo storico villaggio.

La ciminiera che per decenni ha scaricato i fumi della centrale che forniva energia al cotonificio versava da diversi anni in cattive condizioni e per sicurezza era stata transennata ed era stata chiusa la via Donizetti, dove è ubicato l’antico manufatto.

Il restauro costava una somma non indifferente e la proprietà non ha mai manifestato la volontà d’intervenire, nonostante i solleciti del Comune. Poi la società Odissea (Gruppo Percassi) ha acquistato il comparto delle fabbriche tessili - chiuse da almeno 10 anni - e in accordo con amministrazione comunale e la Sopraintendenza alle belle arti ha restaurato e messo in sicurezza la ciminiera, alta circa 66 metri, in mattoni pieni e giunti di malta, costituita da un basamento ottagonale di circa 17 metri di altezza.

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