Crisi economica e bisogno di risparmio, l’usato va di moda

Moda o risparmio? La crisi è imperante e il mondo del commercio ne risente tanto che lo dimostra il proliferare di moderni rigattieri che vendono di tutto. Il mondo dell’usato sta vivendo infatti negli ultimi anni un momento di grande spolvero con, dal 2004 al 2008, una crescita dei punti vendita. È quanto emerge da un’indagine della Camera di Commercio su dati del primo trimestre 2008 e 2004 del registro delle imprese.Dalla vendita di abbigliamento usato per bambini a quello per sportivi e ciclisti; dal recupero e assemblaggio di materiale usato per creazioni artistiche a veri e propri centri dell’usato, questi moderni rigattieri raccolgono e vendono di tutto, tra vestiti, scarpe, libri, mobili ed elettrodomestici. In soli quattro anni i punti vendita dell’usato in Lombardia sono quindi aumentati del 37,4%, con una presenza sul territorio lombardo di 459 imprese attive per un peso del 13,3% sul totale nazionale nel settore dell’usato. Milano è leader del settore (52,9% del totale lombardo, 243 imprese attive), seguita da Brescia (13,7% del totale, 63 imprese) e da Bergamo con un incremento di questo settore del 7,6%, e 35 punti vendita tra cui 4 relativi alla vendita di libri usati, 23 di mobili e 4 di oggetti e vestiti.Il settore che va per la maggiore, per quanto riguarda la Lombardia, è quello del mobile antico e usato (54% del totale dell’usato, 248 imprese attive), che ha registrato anche l’aumento più alto (+136,2% di crescita in quattro anni): a Bergamo, in 4 anni, questa tipologia di negozi è passata da 11 a 23. Seguono, sempre in Lombardia, il settore di oggetti e vestiti usati ( 23,1% del totale, 106 imprese) e quello dei libri (5,9%).(21/08/2008)

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