Dall’Alabama a Bergamo per curare Leyton

Guardarla sorridere è un piacere che gonfia il cuore di commozione. E non solo perché è il sorriso allegro e spensierato di una «piccolina» di soli sette mesi, ma perché fino a una settimana fa Leyton poteva ridere soltanto con gli occhi, due bellissimi occhioni azzurro cielo che oggi ammiccano pieni di luce a chi è pronto a riempirla di coccole. Senza labbra e senza palato, ridere – o anche solo sorridere – era impossibile, colpita alla nascita da una labiopalatoschisi completa e bilaterale, la forma più complessa di quello che viene comunemente chiamato «labbro leporino».dagli states in italiaOggi, se curata tempestivamente e correttamente, la labiopalatoschisi si risolve (seppure in un lungo arco di tempo) sia sotto il profilo estetico sia sotto quello funzionale, ma la difficoltà maggiore è rappresentata dal trovare il chirurgo cui affidarsi per ricostruire perfettamente, passo dopo passo, gli elementi della faccia che non si sono fusi tra loro durante la gestazione nel grembo materno. Essendo una patologia congenita abbastanza rara (colpisce tre neonati ogni duemila, circa 800 ogni anno in Italia), sono pochi gli ospedali cui potersi affidare con la certezza di essere curati bene. Dall’Italia e dall’Europa si «vola» generalmente negli Usa – dove lavorano i chirurghi maxillo facciali più conosciuti al mondo –, ma per Leyton i suoi genitori hanno preferito un viaggio della speranza «al contrario»: dagli Stati Uniti all’Italia, più precisamente a Bergamo, agli Ospedali Riuniti, nelle mani di Antonino Cassisi, responsabile dell’Unità di struttura semplice dipartimentale di Chirurgia maxillo-facciale pediatrica.Una scelta ben ponderataMitch e Britney Bradford, entrambi biologi, 23 anni lui, 24 anni lei, vivono a poca distanza da Birmingham, in Alabama, negli Usa. Entrambi sanno che rischiano di mettere al mondo un bambino affetto dal «labbro leporino», perché anche la mamma era nata con questa malformazione, oggi praticamente impercettibile. Così quando il problema viene diagnosticato in utero sul finire dello scorso anno, non si fanno prendere dal panico, ma – al contrario – cominciano subito a cercare un chirurgo cui affidarsi quando nascerà Leyton, il 9 marzo scorso. Papà e mamma contattano Ralph Millard, uno dei massimi esperti di questa chirurgia, ritiratosi dall’attività nella primavera del 2001. Millard, maestro di molti chirurghi maxillo-facciali negli Usa e in Europa (e che aveva già risolto il problema di Britney) non ha dubbi e fa subito il nome di Cassisi, che considera l’erede naturale delle sue tecniche operatorie. Un nome non nuovo per la giovane donna, che cinque anni fa aveva già incontrato il medico dei «Riuniti» per un piccolo ritocco al proprio labbro, mai eseguito perché non ritenuto necessario da Cassisi. Britney l’aveva comunque visto lavorare in sala operatoria, agli Ospedali Riuniti, ed era rimasta colpita dalla sua abilità. Tornata negli Usa, aveva studiato la malattia, scoprendo che il nome di Cassisi era ricorrente anche Oltreoceano.Dati a confronto, vince BergamoMa per i due genitori questo non è sufficiente. Chiedono i risultati di attività in questo specifico campo ai maggiori centri di Dallas, New York, Boston, Chicago, Miami, Birmingham e, per ultimo, chiedono anche quelli di Cassisi. Li mettono a confronto: Britney non ha dubbi e sceglie subito il chirurgo messinese di nascita, ma bergamasco d’adozione, mentre i suoceri sono perplessi. Ma confrontano i dati pure loro, e Cassisi è ok.«Abbiamo scelto il meglio»Leyton entra in sala operatoria il 10 ottobre per uscirne meno di tre ore dopo: per mamma e papà vedere il volto «nuovo» della loro piccola è come vederla rinascere una seconda volta. Dopo due giorni lascia l’ospedale: ieri era spasso per le vie di Bergamo e domani farà rientro a casa. Ai «Riuniti» dovrà tornare ancora qualche volta, per completare negli anni il lavoro iniziato. Mamma Britney sorride: «Abbiamo scelto il meglio. Cassisi ci mette cuore in quello che fa, e la sua mano è ferma e precisa: ritorneremo sempre volentieri».(19/10/2007)

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