Dalmine, un incendio distrugge lo Spartacus

Non si è trattato di un incendio doloso. I vigili del fuoco intervenuti ancora oggi allo ditta Spartacus di Dalmine hanno escluso il dolo come causa dell’incendio che ieri mattina, intorno alle 8, ha completamente distrutto il chiosco delle angurie «Spartacus», nei pressi del casello autostradale di Dalmine, all’inizio della provinciale che porta a Villa d’Almè.

Secondo una ricostruzione dei fatti, per i vigili del fuoco e i carabinieri di Dalmine che si stanno occupando delle indagini, potrebbe essere stata una perdita di gas nel locale di legno utilizzato come cucina ad aver causato il rogo.«Spartacus» era nato 35 anni fa come semplice chiosco delle angurie. Lo aveva costruito con le sue mani Angelo Giassi, dalminese, conosciuto da alcuni come «ol Giasì» ma soprannominato, appunto, «Spartacus». L’attività di Giassi – scomparso due anni fa – si era col tempo ingrandita: al semplice chiosco delle angurie si era aggiunta una rivendita di frutta e verdura e «Spartacus» era diventato un punto di ritrovo in piena regola, con tettoia di 500 metri quadrati, sedie e tavolini, gestito dalla vedova di Giassi, Anna, e dalle figlie Tatiana ed Emanuela.

L’incendio è divampato ieri mattina alle 8: improvvisamente una fiammata è fuoriuscita dalla porta di un piccolo locale in legno e si è allargato alla tettoia, anch’essa in legno, alle sedie e ai tavolini. Alcuni passanti hanno chiamato i vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto e hanno cercato di arginare il rogo, evitando tra l’altro che si propagasse alle piante della proprietà che si estende in tutto per 9.000 metri quadrati.

Con tre mezzi e 10 uomini, i pompieri hanno fermato le fiamme hanno lavorato fino alle 13 per bloccare le fiamme e smassare il materiale carbonizzato. (13/09/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA