Dc riammessa, possibile rinvio del voto

La riammissione della Dc di Giuseppe Pizza, decisa ieri dal Consiglio di Stato, potrebbe comportare un rinvio della data delle elezioni. A dirlo è stato il ministro dell’Interno Giuliano Amato che, ospite a Reggio Emilia per le commemorazioni di Camillo Prampolini, non ha escluso l’ipotesi.

«A noi stamane viene comunicata una decisione cautelare che potrebbe essere modificata dal giudizio di merito per la riammissione di un simbolo e quindi la presentazione di una lista - ha spiegato Amato - questa è una procedura non prevista dalla legge elettorale che può avere tempi indefiniti, alla quale tuttavia bisogna conformarsi, e quindi al momento non posso escludere che essa comporti un rinvio della data delle elezioni».

Un’eventualità sulla quale la decisione, ha precisato il ministro, «spetta a chi ha fissato la data delle elezioni, quindi a Governo e Capo dello Stato». Il ministro ha spiegato ancora che, dopo il via libera del Consiglio di Stato, «la decisione finale di merito deve essere ancora espressa dal Tar Lazio. Poi è possibile che su questo si innesti un regolamento di giurisdizione da parte della Cassazione per valutare se i tribunali amministrativi sono o no competenti a intervenire nel procedimento elettorale». Insomma, ha ribadito Amato, «se la cosa rimane su questi binari, io non escludo che il risultato a cui porti sia intanto il rinvio delle elezioni».

Il ministero dell’Interno ha intanto ha dato incarico all’Avvocatura dello Stato di proporre ricorso alle sezioni unite della Corte di Cassazione per regolamento preventivo di giurisdizione perché sia risolta una volta per tutte la questione della competenza a giudicare sul processo elettorale.

La notizia ha messo subito in allarme i leader politici impegnati nella campagna elettorale. Un tema sul quale si registra sintonia tra Veltroni e Berlusconi. «Sarebbe un dramma per il paese perdere ulteriore tempo - ha commentato Silvio Berlusconi -, faccio un appello alla Dc, affinché abbia senso di responsabilità e rinunci alla richiesta di avere altri giorni in più per la campagna elettorale».

«Sono assolutamente contrario alla possibilità che si rinviino le elezioni che sarebbe per il nostro Paese un colpo di immagine gravissimo e, nella sostanza, una cosa inaccettabile - ha detto Walter Veltroni - Ci manca solo che ci mettiamo a cambiare la data. Spero proprio che si riesca a risolvere il problema».(02/04/2008)

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