Decreto profughi, la Lombardia dice no
E in provincia la Lega raccoglie firme

«La Lombardia, il Veneto e la Liguria hanno dato parere negativo sul decreto profughi». Lo ha detto, dopo la conferenza Stato-Regioni con la presenza del ministro Alfano, il coordinatore degli assessori finanziari in Conferenza Regioni e Assessore all’Economia della Lombardia Massimo Garavaglia.

Garavaglia ha ribadito «che per noi l’intesa dello scorso anno non vale più». Il governo, ha precisato l’esponente della Lombardia si era impegnato a riportare in conferenza Stato-regioni per una nuova intesa, considerando i nuovi numeri del fenomeno e le risorse finanziarie: «non l’ha fatto e, quindi - ha ribadito Garavaglia - l’intesa non vale più».

Tra l’altro - ha infine sottolineato - tutte le regioni hanno chiesto di rivedere l’intesa sui profughi».

Nel frattempo la Lega a Bergamo non abbassa la guardia. Nel prossimo fine settimana, infatti, verranno allestiti dei gazebo nei comuni dove sono stati sistemati i migranti al fine di dare voce ai cittadini attraverso una raccolta firme.

«Il nostro obiettivo – dichiara Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord di Bergamo – è di non abbassarsi alla routine e all’assuefazione che trasforma l’emergenza in una consuetudine. I 35 euro spesi al giorno per ogni ospite sono una vergogna e un’umiliazione verso la nostra gente che è in forte difficoltà e che magari, per orgoglio, non vuole nemmeno rivolgersi alle istituzioni per chiedere un aiuto. Dall’altra parte, invece, abbiamo giovani e forti che si lamentano per il riso scotto, il wifi. Oppure, come abbiamo visto a Lizzola nei giorni scorsi, si mettono a fare risse per strada».

Ai vari presidi leghisti saranno presenti anche parlamentari e consiglieri regionali e provinciali che inviteranno i cittadini a firmare una petizione per l’allontanamento e il rimpatrio dei finti profughi che non hanno i requisiti minimi per essere ospitati in questo Paese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA