Delitto di Madone: a giudizio il cugino della vittima

E’ stato rinviato a giudizio Osvaldo Locatelli, 62 anni di Madone, accusato di aver ucciso l’1 agosto del 2005 proprio a Madone il cugino Gabriele Carminati di 39 anni. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare Ezia Maccora. Il processo inizierà il 21 settembre prossimo. Il delitto contestato risale ad agosto 2005. Gabriele Carminati era stato trovato morto nel cortile della sua abitazione alla periferia di Madone. Un primo sopralluogo ed esame esterno della salma aveva fatto ipotizzare la morte per cause naturali, per emorragia, ma un successivo controllo aveva permesso di scoprire una piccola ma profonda ferita sul collo. I carabinieri avevano trovato la presunta arma del delitto: un frammento di cristallo di opalina sporco di sangue e posto sotto sequestro. Successivamente avevano interrogato i vicini di casa e, in particolare, Osvaldo Locatelli, cugino della vittima: i primi avevano parlato di una discussione tra Locatelli e Carminati il pomeriggio del delitto, e lo stesso Locatelli aveva dato una serie di indicazioni contraddittorie sui suoi movimenti di quel giorno. Nei suoi confronti erano quindi scattate le manette con l’accusa di omicidio. Di contro i successivi esami e accertamenti tecnici, dall’autopsia a un esame medico di Locatelli, dal controllo delle impronte a quello del Dna, non avevano però fornito ulteriori riscontri (sulla presunta arma del delitto non è stata trovata infatti nessuna impronta digitale di Locatelli o sue tracce organiche, ma solo sangue della vittima). Il difensore Cofini aveva già chiesto due volte la scarcerazione del suo assistito con risultato negativo: in entrambi i casi i giudici avevano ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza. L’avvocato Cofini, contro la decisione di mantenere la custodia in carcere, ha fatto ora ricorso in Cassazione: la discussione è prevista a metà giugno. (25/05/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA