Deteneva illegalmente pistola del Terzo Reich
Imprenditore in cella dopo una lite in famiglia

Scatena una lite in famiglia e finisce in galera. E non tanto per la lite, quanto per il seguito. Colpa dei carabinieri – si fa per dire – che, quando sono chiamati ad intervenire, sia pure per una lite in famiglia con botte da orbi, hanno il vizio di mettere il naso dappertutto. Nel caso specifico, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Zogno si sono imbattuti in un’arma da guerra, una pistola Walter p38 calibro 9 con 205 munizioni, perfettamente funzionante.È accaduto a Locatello, protagonista un imprenditore. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile una donna aveva chiesto l’intervento dei carabinieri, affermando di aver avuto un’accesa discussione con l’attuale convivente, sfociata in una colluttazione durante la quale aveva riportato lesioni.Sedata la lite e placati gli animi, i carabinieri di Zogno hanno approfittato per procedere ad accurati controlli. Hanno così scoperto che l’imprenditore deteneva illegalmente la Walter P38 con le munizioni. Si tratta di un’arma verosimilmente risalente alla II Guerra Mondiale. E difatti, riporta ancora l’effige del «Terzo Reich» e si presume che fosse in dotazione agli Ufficiali Nazisti.È probabile che l’imprenditore la tenesse in casa come un cimelio, ma in ogni caso avrebbe comunque dovuto denunciarne il possesso e ottenere l’autorizzazione alla detenzione. Per questo motivo l’arma è stata sequestrata e l’uomo tratto in arresto e portato nelle carceri di via Gleno a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere non solo della detenzione illegale dell’arma, ma anche delle percosse inflitte alla consorte.(Nella foto: l’arma da guerra e le munizioni sequestrate all’imprenditore di Locatello)(06/04/2006)

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