Dichiarazioni: scatta l’operazione 5 per mille

Il sito dell’Agenzia delle entrate e il motore di ricercaCinque per mille: istruzioni per l’uso

A un’associazione di volontariato, all’università del proprio figlio, ma anche al centro sportivo del Comune dove si abita o al proprio Comune. Quest’anno, per la prima volta e in via sperimentale, sarà possibile destinare in sede di dichiarazione dei redditi il 5 per mille a varie attività, scientifiche, sportive, culturali o benefiche e volontaristiche. È un’opportunità per la quale molte associazioni, nazionali e locali, si sono battute a lungo.Lo ha deciso la Legge Finanziaria del 2005 che ha previsto per l’anno 2006 questa nuova destinazione. Un vantaggio, considerando che sarà così possibile aiutare associazioni ed enti senza sborsare neppure un centesimo di tasse in più. Si tratta infatti di una scelta che non costa nulla, essendo il 5 per mille una quota di imposte a cui lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni no-profit per sostenere le loro attività.Ovviamente questa quota non si potrà assegnare a chiunque, ma solo alle realtà che, entro il 10 febbraio scorso, hanno fatto domanda iscrivendosi ad un apposito elenco dell’Agenzia delle Entrate, reso poi ufficiale e definitivo il 10 marzo scorso. Ad aver fatto domanda sono state così quasi 30 mila realtà nazionali, prevalentemente dedite ad attività sociali, catalogate nella tipologia «A». Quattro le categorie: «A» che comprende associazioni di volontariato, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di promozione sociale e altre fondazioni e associazioni riconosciute dalla legge 266 del 2005; «B» che riguarda associazioni o enti con finalità di finanziamento della ricerca scientifica e delle università; «C» collegata alla ricerca sanitaria; «D» che riguarda attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente.Per la Bergamasca si tratta di 617 associazioni ed enti di cui 159 cittadine: 614 sono di tipo «A» mentre solo tre sono dedite alla ricerca, quali l’Associazione di Bergamo per la formazione medica continua, L’Università degli Studi e il Comitato Ev-K2-Cnr che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica in alta quota.Nell’elenco c’è di tutto: da associazioni e cooperative di volontariato a società sportive, da associazioni e fondazioni di carattere culturale ad asili nido e scuole materne, senza dimenticare proloco, squadre di volontari anti-incendio, ma anche di sommozzatori, case di riposo e associazioni inserite in ambito sanitario.(07/04/2006)

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