Difficoltà anche nelle Istituzioni per la posta consegnata in ritardo

Il disservizio delle Poste nella Bergamasca sta mettendo in crisi non solo gli utenti e aziende, ma anche le istituzioni. Disagi che rischiano di pesare il doppio visto che l’attività amministrativa, ma soprattutto il passo della burocrazia, non conosce «tempi rapidi». Nell’arco di un paio di mesi la situazione delle consegne postali è sensibilmente peggiorata. Diverse amministrazioni di enti locali hanno deciso di scendere in campo preannunciando iniziative che saranno messe in atto nel prossimo mese di dicembre, notoriamente impegnativo per la consegna della corrispondenza.I disguidi anche nelle pubbliche amministrazioni per ritardi o addirittura mancata consegna della corrispondenza, si moltiplicano. Il Comune di Cassiglio ha dovuto rinviare il Consiglio fissato il 25 novembre. In realtà il paese conta 112 anime e con un giro di telefonate si è chiarito il disguido. Ma non tutti erano disponibili per il giorno prefissato, così la seduta è stata rinviata a stasera. E da notare che non si trattava di un incontro di routine ma della discussione del bilancio, il cui termine ultimo per l’approvazione scade oggi.

Situazione simile a San Pellegrino : le raccomandate per il Consiglio sono state spedite il 18 novembre, ma da allora nessun segno di vita. Casualmente il 21 si sono ritrovati i capigruppo e si è scoperto l’appuntamento «fantasma» rimediando a colpi di e-mail e telefonate.

Da Vilminore invece il sindaco Giovanni Toninelli si è rivolto a Poste, prefetto, Provincia e Comunità per segnalare «intollerabili disguidi» e «la sparizione della corrispondenza». Ma situazioni insostenibili vengono segnalate anche dalla Comunità montana della Valle Imagna a Sant’Omobono Terme: le convocazioni si sono perse per strada e quando i consiglieri si sono riuniti la Lega Nord ha abbandonato l’aula non ritenendo corrette le modalità della comunicazione. I lavori sono proseguiti, ma solo per gli argomenti non rinviabili.

Si cambia valle ma la musica è la stessa: la Comunità montana a Clusone si è riunita giovedì scorso per il rotto della cuffia e ad oggi non si sa nulla delle convocazioni. «È un fatto vergognoso - afferma il presidente dell’assemblea, Danilo Ranza -. I nostri uffici hanno dovuto inviare fax a venti comuni per avvertire della riunione e poi telefonare ai singoli componenti dell’assemblea per informarli di persona».

Sul fronte delle aziende l’elenco delle lagnanze si allunga. C’è chi riceve documentazione al rallentatore e chi invece, quando apre le buste, si mangia le mani. Come nel caso di un’agenzia di viaggi di Bergamo che ha ricevuto la busta di un istituto scolastico con le richieste di preventivo per i viaggi di istruzione. La lettera indicava che le risposte sarebbero dovute pervenire entro le 12 del 21, cioè una settimana prima della data di ricezione della lettera.

L’agenzia viaggi in questione, è comunque è in buona compagnia: la Legler di Presezzo ha denunciato una perdita secca del 20% del fatturato per la mancata consegna degli avvisi che annunciavano gli sconti ai soci.

Affare sfumato anche per una ditta di Colere che non è riuscita a partecipare a un bando di gara per asfaltare strade a Treviso, nonostante avesse precisato il termine ultimo per la consegna del plico con l’offerta.

La segnalazione degli errori ormai è sistematica e fa pensare che qualche meccanismo nell’organizzazione postale si sia inceppato. Dalle Poste, dalla filiale 2 che si occupa del servizio nella nostra provincia, fanno sapere che non risulta giacenza di posta raccomandata nel territorio e raccomandano di segnalare eventuali disguidi. Siamo alle solite: la colpa non è di nessuno, o comunque, tutti cercano di scaricare il barile.

(30/11/2005)

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