Disastro di Linate, al processo bis chieste sette condanne

Altre sette richiesta di condanna per il disastro di Linate. Il pubblico ministero Celestina Gravina ha chiesto la condanna per sette imputati con pene dai 5 anni e 4 mesi ai 3 anni e 6 mesi al termine della sua requisitoria nel processo bis per l’incidente che quattro anni fa causò 118 vittime nello scontro tra due aerei in fase di decollo all’aeroporto milanese. Tra le persone decedute ci furono anche otto bergamaschi.

Altri imputati, tra cui l’ex amministratore delegato di Enav Sandro Gualano, erano stati condannati nei mesi corsi. Il processo in corso si svolge con rito abbreviato.

Le pene più alte, 5 anni e 4 mesi, sono state sollecitate per il direttore Enav, Fabio Marzocca, e per il responsabile del centro assistenza volo di Linate, Raffaele Perrone. Per Nazzareno Patrizi il magistrato inquirente ha chiesto 4 anni e 8 mesi mentre per i suoi colleghi, sempre funzionari Enav, Santino Ciarniello e Sandro Gasparrini sono chiesti 4 anni. Tre anni e sei mesi, infine, sono stati solleciti per i funzionai Sea Antoni Cavanna e Giovanni Grecchi. Tutti sono accusati di omicidio colposo e disastro colposo.

«Sono richieste un poco sconcertanti, a fronte di 118 morti, anche se è compreso lo sconto per il rito abbreviato», ha commento uno dei parenti delle vittime.

In aula era presente anche l’unico sopravvissuto, Pasquale Padovano, il dipendente Sea che subì gravissime ustioni mentre lavorava nel deposito bagagli investito dal «Boeing MD 80» della Sas, fuori controllo dopo la collisione in pista con un piccolo aereo.Le richiesta di condanna di ieri sono state formulate in udienza preliminare. I sette imputati, infatti, avevano chiesto il rito abbreviato al gup di Milano, che però aveva respinto l’istanza.

Era seguito il ricorso in Cassazione, dove i sette imputati avevano ottenuto ragione. Il procedimento era quindi tornato davanti a un altro giudice dell’udienza preliminare.

Nell’aprile scorso c’erano state altre quattro condanne per il disastro di Linate, con pene da sei agli otto anni, pronunciate a processo, quindi non in rito abbreviato (formula, quest’ultima, che consente uno sconto di pena di un terzo).

Un anno fa furono condannati Vincenzo Fusco, direttore dello scalo, e Paolo Zacchetti, controllore di volo in servizio quella mattina (per entrambi otto anni di reclusione). Pene più «miti» per Sandro Gualano, ex amministratore delegato dell’Ente nazionale assistenza volo (Enav), e Francesco Federico, responsabile dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac) del sistema Milano: a entrambi il collegio presieduto da Ambrogio Moccia inflisse sei anni e sei mesi.

Il Tribunale, inoltre, applicò agli imputati la misura dell’interdizione dai pubblici uffici e li condannò a pagare le spese legali delle parti civili. Il risarcimento dei danni sarà quantificato separatamente.

(18/01/2005)

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