Dopo Floating Piers pochi controlli sul lago
«Troppi tagli alla Polizia provinciale»

Per la Polizia provinciale di Bergamo e di Brescia tornano le difficoltà economiche che rendono molto difficili i controlli sul lago d’Iseo.

I tagli e la riduzione di organico consentono solo una vigilanza sporadica, davvero poca cosa rispetto all’ingente dispiegamento di forze garantito durante l’apertura della passerella di Christo tra giugno e luglio. «Paghiamo lo scotto dell’indecisione nazionale e regionale sulle funzioni della Polizia provinciale - spiega il comandante bresciano, Carlo Caromani, al Giornale di Brescia - per cui è stata fermata, già dallo scorso anno, anche la manutenzione dei mezzi ed oggi ci troviamo in questa situazione. Noi possiamo garantire un controllo lungo la costa dal punto di vista ittico, ma non quello sull’acqua».

«Abbiamo anche provato a chiedere ai nostri colleghi bergamaschi di poter utilizzare la loro imbarcazione, ma è prevalsa la logica dell’orticello ed abbiamo avuto risposta negativa - aggiunge Caromani - . Se non ci fosse la Guardia Costiera Ausiliaria a svolgere prevenzione e talvolta la Polizia provinciale di Bergamo, il lago d’Iseo sarebbe un bacino sprovvisto di ogni tipo di controllo con tutte le possibile conseguenze. Abbiamo fatto presente questa situazione e sollevato la questione anche all’autorità di pubblica sicurezza e speriamo che qualcosa, a breve, possa cambiare».

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