Dopo gli scontri colpite due banche

Molotov contro Banca Intesa a Nembro, nel mirino anche la Popolare di Città Alta Corteo anarchico, altre denunce. La Procura sugli arresti: no al processo per direttissima

Due bombe carta e 18 colpi di mazza contro le vetrine dello sportello di Banca Intesa a Nembro, danneggiate le vetrate della filiale di Città Alta della Banca Popolare di Bergamo. Tutto nella notte tra sabato e ieri. Poche ore dopo gli scontri durante il corteo anarchico contro il carcere – che ha portato a 14 arresti e 12 denunce –, si sono registrati nuovi episodi di violenza. Se i fatti di sabato alla Celadina e quelli dell’altra notte a Nembro e in Città Alta siano collegati è un’ipotesi al vaglio degli inquirenti che, per ora, non escludono l’eventualità.

Intanto, grazie ai filmati girati dalla Scientifica alla manifestazione dell’altro ieri, l’elenco degli anarchici finiti nei guai potrebbe allungarsi con altre 15 denunce. Restano in carcere i 14 arrestati: la Procura non ha chiesto il processo con rito direttissimo e i giovani finiranno davanti al gip. Il procuratore capo Adriano Galizzi: «Il caso ha bisogno di accertamenti più approfonditi».

(14/11/2005)

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