Dossier Enac: «Orio non è sicuro» Sacbo:non c’era nessun esplosivo

Dossier Enac: «Orio non è sicuro»Sacbo:non c’era nessun esplosivoA Bergamo un ordigno composto da fili elettrici, dispositivo di innesco e batteria, non è stato individuato nè dalle apparecchiature nè dagli addetti al controllo dello scalo. La società che gestisce l’aeroporto: nessun pericolo dagli oggetti introdotti dagli ispettori.

Secondo un’indagine dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) Orio al Serio sarebbe tra gli aeroporti italiani meno sicuri. Nel mese di agosto ispettori hanno compiuto un’indagine in 10 aeroporti italiani, tra cui quello bergamasco. Mischiati ai passeggeri, hanno tentato di oltrepassare i varchi con esplosivi e coltelli nascosti nei bagagli a mano. La replica di Sacbo, società che controlla lo scalo orobico, non si è fatta attendere: ««I nostri standard sono quelli indicati dal Programma nazionale di sicurezza aeroportuale. Inoltre nei bagagli l’apparato radiogeno non ha rilevato alcuna presenza di esplosivo».

Ricostruiamo i fatti: a Bergamo un ordigno composto da fili elettrici, dispositivo di innesco e batteria, non sarebbe stato individuato nè dalle apparecchiature nè dagli addetti al controllo dello scalo. Il giudizio degli ispettori Enac per Orio risulta quindi negativo: «Il livello di sicurezza interno - hanno scritto gli ispettori nella relazione finale - non può essere definito soddisfacente, perchè non risponde agli standard imposti». Sempre sui controlli avvenuti a Orio gli ispettori giudicano non accurati i controlli per quanto riguarda i bagagli da stiva.

Come lo scalo di Bergamo, sono risultati poco sicuri secondo l’indagine dell’Enac, anche gli aeroporti di Fiumicino, Linate, Malpensa, di Palermo e Cagliari.

In risposta all’indagine Enac, Sacbo precisa che l’ispezione «è stata condotta utilizzando una serie di elementi disgiunti (cavi elettrici, batteria, orologio) puntualmente visualizzati dal personale preposto ai controlli di sicurezza ma non ritenuti oggettivamente idonei nel loro insieme a costituire un potenziale ordigno. Inoltre lo stesso bagaglio è stato testato, alla presenza di un ispettore di polizia di frontiera, dall’apparato radiogeno per i bagagli, senza che fosse rilevata alcuna presenza di esplosivo».

(15/10/2003)

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