È morto a 78 anni Luigi Veronelli vero «mito» dell’enogastronomia

È morto ieri a Bergamo, il famoso enogastronomo Luigi Veronelli, aveva compiuto 78 anni nel febbraio scorso. Veronelli, un vero «mito» dell’enogastronomia in Italia e anche nel mondo, autore di numerose pubblicazioni, era originario di Milano ma da molto tempo viveva nella nostra città. La notizia della morte è stata data dalla famiglia che, nel chiedere «massimo rispetto per il dolore», prega gli amici di «portare l’ultimo saluto mercoledì primo dicembre al Cimitero Monumentale di Bergamo» dalle ore 9.30 alle 12.

La cerimonia civile sarà accompagnata dalla banda degli Ottoni a Scoppio, complesso anarchico milanese che Veronelli apprezzava moltissimo. Alle 11 è prevista la commemorazione ufficiale affidata ad Ettore Mancini, amico di famiglia, ex dirigente di Confagricoltura e soprattutto editorialista della rivista «Veronelli EV», pubblicata dalla Veronelli Editore.

Veronelli è sempre stato in prima linea nella battaglia contro l’omologazione e la sofisticazione dei prodotti agroalimentari italiani e ha valorizzato, attraverso i suoi scritti, libri e recensioni, i prodotti più genuini della tradizione enogastronomica italiana senza timore di scontrarsi con i poteri forti e con le multinazionali. Da qualche anno Veronelli stava portando avanti anche una inflessibile crociata a favore dell’olio d’oliva.

L’enologo ha inoltre collaborato con diversi giornali, tra cui Il Giorno, il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport, i mensili Class, Oggi e TvSette, e ha scritto diversi saggi e recensioni sui migliori vini d’Italia ricevendo riconoscimenti prestigiosi.

(30/11/2004)

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