«Eliminare la Tasi non basta
Altre misure urgenti per l’edilizia»

«Non possiamo che ben accettare l’ipotesi di eliminare la Tasi»con la prossima Legge di Stabilità ma servono anche altri interventi «urgenti» per tagliare il peso fiscale sul settore edilizio prostrato dalla crisi.

Misure come la detassazione dell’acquisto di case nuove meno energivore con esenzione di Imu, Tasi o futura Local tax fino al 2018 e conferma per il 2016 del bonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici.

Lo ha sottolineato il presidente dell’Ance, Claudio De Albertis, presentando con il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, le proposte per il settore edilizio in vista della Legge di Stabilità. «L’Italia - ha spiegato De Albertis - negli anni della crisi ha visto un aumento delle tasse sugli immobili del 111%, contro una media europea del 23%. Un macigno che ha portato il nostro Paese al terzo posto in Europa per livello di tassazione sulla proprietà immobiliare».

Per Squinzi, «le costruzioni sono un settore fondamentale per il rilancio economico e per il nostro Paese. Da noi non c’e’ stata la bolla speculativa come in Spagna, dove ha rappresentato il 26-27% del Pil mentre in Italia è rimasta intorno al 12-13%. Ma da inizio crisi c’è stata una perdita di 800-900mila posti di lavoro determinata dal calo della domanda e degli investimenti pubblici sulle infrastrutture».

È necessario, quindi, che con la Legge di Stabilità 2016 «il settore delle costruzione - ha aggiunto Squinzi - diventi la priorità assoluta per il Paese» per una «ripartenza virtuosa dell’economia del nostro Paese».

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